Giorgia Meloni, ritenutasi offesa come donna,come madre,come patriota,dopo aver querelato lo storico,filologo e intellettuale Luciano Canfora,  che ora dovrà comparire in giudizio a Bari,ha palesato  ancora una volta l’arroganza del potere.

Il fatto risale all’11 aprile del 2022, quando nel corso di un’ assemblea studentesca al liceo scientifico Fermi di Bari,il professore emerito ha dichiarato che Georgia è una “nazista nell’ animo,”,una “poveretta,”trattata come una ,”mentecatta’

Non proprio una galanteria.

Ma nazista nell’ animo,ha spiegato Canfora,significa nell’ Es, nell’ istinto più profondo,primordiale di sopravvivenza…

E qui il prof.non è si è inventato nulla.

Meloni non si è mai dichiarata antifascista,non ha mai riconosciuto che la Repubblica di Salò supportata dai nazisti è stata una delle cose piu ripugnanti della storia di Italia,non ha mai detto che il fascismo è stato il Male assoluto .

Come aveva fatto Gianfranco Fini a suo tempo, che ebbe pure il plauso di Canfora.

E poi come fa un presidente del Consiglio ad andare a processo contro un privato cittadino per le sue idee contro il potere esposte in pubblico?

Solitamente i politici che diventano presidenti del Consiglio di tutti gli italiani ritirano a quel punto le querele contro privati cittadini. ( Cfr D’Alema) ad esempio,ma non solo.

A meno che si sia offesa per poveretta e mentecatta…

Ma un underdog può offendersi per così poco?

Quello è un episodio da barzelletta.

Se va su Facebook è peggio,anche se ognuno è libero di difendersi se si sente offeso.

Canfora ha azzeccato secondo me il tallone di Achille della Meloni:senza la memoria storica del Male Assoluto non sei nessuno in una Repubblica antifascista ,anche se ti votano.

Ritiri la querela presidente Giorgia Meloni,ci fa  una bella figura,dopo averne fatte di tutti i colori può salvare almeno la faccia.