Il Lollobrigida dopo aver sparlato di sostituzione etnica,ora ha vantato come sua propensione esistenziale la difesa dell’etnia italiana.

In occasione di un suo intervento sugli Stati generali della natalità il nostro ha ricordato che noi italiani siamo un’etnia in pericolo che va decadendo,visto il calo demografico in atto.

Se non fosse il ministro dell’Agricoltura,sarebbe ministro della Difesa della razza italica,anche se ha citato la Treccani per parlare correttamente di etnia.

Dice il laureato in giurisprudenza, diventato dio,patria e famiglia in compagnia del “Meloni pensiero”, che ,insomma, comunque bisogna difendere la nostra identità linguistica e culturale dall’invasione di chi vuole venire a vivere in Italia.

Il cognato di Giorgina,Francesco,non è semplicemente un gaffeur impenitente.

È, insieme a La Russa e Salvini, il trototipo di una linea politica che vede nello straniero comunque un nemico,solo se povero e indigente.

Il suo fascismo è vecchio come il mondo,la sua loquela è fumosa,confusa ,demagogica,priva di solidarietà.

Invece di parlare di etnia non si capisce perché non parli di cultura italiana,cittadinanza italiana, lasciando stare discorsi che hanno visto come esperti Rosenberg nella Germania nazista e Almirante nell’ Italia repubblichina.

Il Papa sull’argomento è stato chiarissimo: proprio alla Meloni ha ricordato che natalità e accoglienza non sono in contraddizione.

Siccome governerà almeno per cinque anni ci si augura che qualcuno gli ricordi che anche se i fascisti sono tornati,gli antifascisti in nome di una semplice umanità, potrebbero pure portarlo ad Auschwitz in pellegrinaggio.

Su una cosa concordiamo, però: la razza padrona c’è,e si vede.

La razza dei servi poi pullula di poveracci,anche se hanno i quattrini.