Un voto oscurato per forza dalla guerra in Ucraina,dal ballottaggio di Erdogan il 28 maggio, dal Pnrr, e dalla lista della spesa dell’inflazione
Però dicono esperti e sondaggisti, bisogna aspettare i ballottaggi del 28 e 29 maggio, giorni nei quali si apriranno per il primo turno le urne in Sardegna e Sicilia,
Intanto il destra centro della Meloni si prende Latina, tiene Imperia,Treviso , Sondrio, mentre al centrosinistra vanno Teramo e Brescia, con un 26 per cento al Pd.
Non incide molto, anzi nulla, sulla politica nazionale questo turno elettorale sui sindaci, che ha visto in pista comunque, 4,5 milioni di elettori in 595 comuni.
L’affluenza in calo, pure per il sindaco, dovrebbe far ulteriormente riflettere che ormai un quaranta per cento degli italiani diserta le urne.
Il problema è che, come alle politiche e alle regionali, il blocco di destra può contare su una diaspora incredibile nel campo di quello che fu il centrosinistra
Schlein fa fatica,i 5 stelle vanno malissimo come da tradizione nelle elezioni amministrative, Calenda e Renzi fanno gara al ribasso; di sinistra italiana, verdi, Potere al popolo è diffcile rintracciare significative tracce di presenza nel conteggio dei voti se non in qualche aggregazione civica.
Non è ovviamente un voto ideologico, perchè se il post ideologico è già fluttuante nelle elezioni nazionali, figuriamoci in quelle dei sindaci.
Naturalmente hanno vinto tutti.
Salvini che aveva puntato su Brescia ha fatto ridere come quei clown che sfondano porte aperte,Tajani ha dichiarato che Forza Italia è decisiva anche per cambiare la canna del cesso dei Municipi,Renzi e Calenda sono sicuri che il voto privilegia un centro riflettente.
Balle.
Il dato sicuro non poteva cambiare: la Meloni continua sul black carpet del potere,il PD è comunque il secondo partito italiano.
Se il centro sinistra andrà avanti cosi,la destra governerà per altri venti anni.

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