Il drone sul Cremlino.

Come il cielo sopra Berlino.

Sarà stata l’ultima e drammatica vicenda prima del botto che può cambiare la storia?

Se lo chiedono in tanti,c’è lo chiediamo tutti: chi è stato?

Zelensky con la Cia,senza Cia,Putin con l’Fsb o senza,i partigiani russi,quelli ucraini etc

Tutte congetture, certo che Medvedev ha già distribuito la licenza di uccidere Zelensky.

Ma,tranne il non si saprà mai,non si sa niente.

L’ unica cosa sicura è che sono stati i sovietici,non i russi ad aver vinto la seconda guerra mondiale contro il nazismo che celebra l’anniversario il 9 maggio.

E tra i sovietici c’erano pure i famigerati ucraini, che si schierarono solo in parte con i nazi; solo perché convinti che i tedeschi avrebbero ridato loro le terre confiscate da Stalin ( i milioni di morti durante le carestie dei primi anni trenta non sono un’ opinione,ma un fatto storico conclamato).

E senz’altro Putin anticomunista e anti internazionalista,insieme a Trump ,Orban,Le Pen,Erdogan,Meloni, Netanyahu e Salvini, tutta la banda della nuova destra, non possono essere nemici.

Xi Jinping invece aspira ad una pace coreana da 38mo parallelo fra Ucraina e Russia,nel segno del nazionalismo assoluto antioccidentale.

Ha però finalmente riconosciuto l’aggressione della Russia all’Ucraina in sede Onu.

Il nazionalismo,il patriottismo come pasto delle canaglie,la discriminazione di etnie,sono segni evidenti di interessi comuni reazionari di chi vuole una pax che normalizzi i territori conquistati con la violenza.

Ma a Putin sta andando male,molto male sul piano dell’immagine e pure su quello militare

Quella di Putin che si recò a Mariupol a parlare di quartieri residenziali,costruiti sulle tombe dei cittadini ucraini trucidati, fu l’ultima provocazione di un criminale di guerra,oligarca miliardario, che ha interessi accertati con apparati finanziari e lobbies militari,che non c ‘entrano con la guerra patriottica del secondo conflitto mondiale, usata come pura retorica.

Così si assiste allo scempio dell’umana ragione, per cui un dittatore può regolare i conti del proprio volkisch,dicendo che in fondo la Russia da Ivan il Terribile in poi,ha diritto ad uno spazio vitale alle spese di altre etnie slave.

Anche se quello che hanno fatto i paesi della Nato,in Iraq,Libia, Afghanistan, era e rimane un atlantismo guerrafondaio senza eccezione.

Il partito dei Putiniani – Trumpiani ,che in Italia fischia pure Bella ciao , è l’ultimo conato di vomito di un imperialismo a senso unico che non bada al male fatto da questi in Siria,Cecenia, con bagni di sangue indicibili.

Mettere tutte le guerre imperialiste in fila indiana per giustificare l’invasione dell’ Ucraina è solo un espediente,un modo per non prendersi nessuna responsabilità di critica all’imperialismo russo figlio degenere di quello sovietico.

( La sinistra libertaria e antistalinista che sta con Zelensky storicamente ha sempre preso posizione vs. l’imperialismo americano dalla guerra del Vietnam, fino alle guerre del golfo, dell’invasione dell’Afganistan etc)

Se si guarda al tutto attraverso le categorie dei nazionalismi,dei confini,delle razze,delle religioni si finisce col farsi del male.

Invece di accettare un mondo plurale, certa sinistra minoritaria e rumorosa sui social, ma autocelebrativa dei gulag, vorrebbe una pace tremenda,con l’umiliazione dei vinti.

Poi si va a piangere sui bambini morti sulle spiagge del Mediterraneo, perché clandestini,come i loro genitori.

La fine dell’internazionalismo è la fine del superamento della guerra fra nazioni,altro che balle.

Almeno come desiderio compatibile con l’homo homini lupus .

I veri guerrafondai sono sempre stati i nazionalisti aggressori.