E chiamata questa l’epoca dello scontento,e riguarda psiche e cultura in tutti i ceti .

Difficile trovarsi in sintonia con il prossimo, al massimo ti crei delle identità da tribù primitiva dove i simboli del riconoscimento. comume sono scarpe,auto telefonini paccottiglia in generale,immondizia da volontà di potenza per la maggioranza silenziosa dei consumatori.

Scrive lo studioso di studi classici Carandini,che il Dio morto della rivoluzione industriale è stato sostituito dal Dio di ogni desiderio illimitato,e questo non è argomento secondario.

Si, è vero, certa cultura è avversa alla modernità come sinonimo di decadenza,un classico del pensiero filosofico fin dai tempi di Platone che era scontento del governo democratico che aveva mandato a morire il suo maestro Socrate.

Ma qui non c’è nessuna dicotomia ideologica.

Mentre si discetta se è meglio un grillo fritto che un gamberetto,una parte del mondo ha sete di acqua pulita: la condizione generale dei consumi non permette di occuparsi del mangiare e del bere come condizioni naturali di vita.

È sempre stato così,sentenzia la sontuosa predizione deterministica degli uomini del fare .

E facebook,orribile ed inevitabile oggetto di comunicazione,trova followers in milionari influencer che hanno da dire più del Papa.

Non solo.

Giudicare senza essere giudicati,pretendere dagli altri quello che non si è e si dà è luogo comune di una banalità da cultura di massa,che parte dalla amministrazione dei sentimenti da parte degli acculturati benestanti.

Questi non hanno mai sbagliato,non hanno un dubbio,mietono certezze senza prendersi responsabilità.

Blaterano che accontentarsi di una vita normale è da mediocri,rievocano i bei tempi di quando eravamo tutti più poveri, ( loro no),per cui ci si accontentava di poco.

Pasolini e la scomparsa delle lucciole, oppure Pietro Citati che nei mille colori dei gelati consumati dai giovani di ogni ceto seduti sulla scalinata di piazza di Spagna, vedeva l’integrazione risolta fra centro e periferia, avevano già compreso che l’omologazione crea scontento per le classi agiate.

Gelato per tutti in centro, gente dei Parioli e burini….omologazione del saper vivere.

Oggi frustrazione,accidia,invidia,accompagnano lo scontento per qualcosa che non si sa definire: per andare in Paradiso però basta un app giusta per la roba giusta.

Siamo nati per soffrire e ci siamo riusciti,ma essere eternamente scontenti,senza ribellione etica, fa diventare abitanti di una parte del pianeta lamentoso per eccessivo benessere.

L’altro può morire di guerra,fame,e malattie.