Book gratuito fino al 15 aprile di Pierluigi Raccagni
Parte seconda : dell’ ebook de l’ 11 aprile Grecia
Quella decisione voleva dire guerra lunga, questo preambolo, voleva dire estensione del conflitto; altro che guerra breve e facile per grandi obiettivi imperialisti.
Il 27 settembre a Berlino Germania, Italia e Giappone avevano firmato il patto Tripartito che avrebbe assunto una posizione anti inglese e anti americana.
Era uno scenario al quale il Duce avrebbe voluto partecipare buttando sul tavolo la potenza fascista, ma il suo esercito sgangherato, la sua faciloneria, i suoi collaboratori pieni di servilismo e di piaggeria, lo por- tavano solo in un gioco più grande, che poteva farlo a pezzi.
Si noti che Mussolini presentò l’impresa come anti-inglese, è anche ciò era vero solo in parte.
L’obiettivo-Grecia si palesò alla fine come una decisa azione anti-tedesca nei settori danubiano e balcanico.
Chi attorniava il Duce fece il resto.
Per Ciano, ad esempio, la guerra era da fare perché in fondo c’era da guadagnarci dal punto di vista economico, la reazione della Grecia, disse il conte Galeazzo, sarebbe stata nulla, così come quella della Bulgaria.
Nello stile poco marziale e molto truffaldino e mafioso, prima dell’intervento Ciano, e il generale Jacomoni, stanziarono 11 milioni per corrompere uomini politici e militari greci al confine con l’Albania.
Lo stesso Ciano parlando con Badoglio, per convincere il generale che l’impresa sarebbe stata una passeggiata disse: “Sono riuscito ad avere dalla mia parecchie nobiltà greche (…) il passaggio della Grecia dalla nostra parte mi è costato un po’ caro, ma il successo significa anche questa spesa”
Non si sa dove finirono quei soldi, non si seppe mai se fosse stato Ciano a intascare la mazzetta, oppure quei notabili greci che millantavano poteri sull’esercito.
Il colore terrorizzante della svastica alla ricerca dello spazio vitale, come si vede, poco c’entrava con la meschina e ridicola strategia italiana.
Lo “spezzeremo le reni alla Grecia” di Mussolini risulterà quindi un raglio d’asino, nel mezzo dei ruggiti dei leoni.
Il 15 ottobre a Palazzo Venezia vennero convocare le “eccellenze” Ciano, Badoglio, Soddu, Jacomoni, Visconti Prasca.
Erano esclusi da quella riunione i capi di Stato Maggiore delle tre armi che avrebbero certamente obiettato sull’ organizzazione dell’invasione. Il preambolo di Mussolini fu come al solito un delirio di onnipotenza, unito a faciloneria militaresca.
Mussolini disse che lo scopo della riunione era quella di definire le modalità dell’azione, nel suo carattere generale, che lui aveva deciso di iniziare contro la Grecia.
L’azione in un primo tempo doveva avere obiettivi di carattere marit- timo e di carattere territoriale Gli obiettivi di carattere territoriale dovevano portare al possesso di tutta la costa meridionale albanese e all’occupazione delle isole ioniche, Zante, Cefalonia e Corfù. Quando sa- ranno raggiunti questi obiettivi, continuò il Duce, avremo migliorato le posizioni nel Mediterraneo nei confronti dell’Inghilterra.

Rispondi