Da Salvatore della patria, l’ennesimo,a sciagura nazionale: in Italia il passo è breve.

Giuseppe Conte,osannato sia nel primo governo giallo – verde,sia nel secondo giallo – rosso e ‘stato l’unico presidente del consiglio ad aver guidato due esecutivi in netta antitesi fra loro.

Ora che aveva trovato,fortuna sua, una collocazione,diciamo progressista, si trova a dover gestire patate bollenti non da poco.

Quella più grossa riguarda l’avviso di garanzia, insieme a Speranza allora ministro sanità e Fontana allora e attuale governatore della Regione Lombardia, nonché Gallera allora assessore alla Sanità lombarda, inviatogli per omicidio colposo nella zona del Bergamasco che causò migliaia di morti nel febbraio del 2020.

Come si ricorderà la non estensione della zona rossa in quell’area industriale,caldeggiato da settori nordisti di Confindustria,fu oggetto di polemiche drammatiche in quel periodo triste e funesto.

La magistratura sostiene che niente fu fatto in quel febbraio del 2020,quando le informazioni sulla pandemia erano di fine gennaio.

Giuseppi, così lo chiamò Trump ,poi si riprese ampiamente quando portò a casa i soldi del Ricovery Plan.

Poi fu osannato da non pochi per il Rdc,che,non dimentichiamolo,ha consentito ad un milione di persone di uscire dalla povertà assoluta .

Infine con il Superbonus,si diceva, riuscì a fare ripartire un ‘ Italia collassata dalla pandemia.

Ora tutte queste cose gli vengono rinfacciate in modo anche strumentale e opportunista,secondo me.

Sì, per un biennio è stato campione di trasformismo oscillando fra leghismo e PD e populismo facilone,ma il momento era davvero particolare

Ci davano tutti alla canna del gas come paese dell’Ue e Giuseppi ha cercato di stare a galla come avvocato del popolo.

Anche con poco pudore, avallando i taxi del mare di Di Maio e i decreti sicurezza di Salvini, vere sciagure morali e materiali i cui disastri sono evidenti dopo Mare Nostrum.

In più,si capiva poco se Giuseppe Conte avesse deciso di schierarsi apertamente vs.il ritorno del fascismo 2.0.

Come sanno coloro i quali seguono questo blog ho rivendicato di non aver mai pensato lontanamente di votare 5 stelle, né con Grillo, né con Conte.

Non fanno parte della mia storia.

Ma quello di farlo passare per un populista demagogo e pure assassino mi sembra una forzatura destrorsa non accettabile dal buon senso e dai fatti.

Su Brembo valuterà la magistratura ( e non è un modo di dire),sul Rdc l’ineguaglianza sociale è più forte di una legge che garantisce un reddito di inclusione in vigore in quasi tutti i paesi europei,sul Superbonus,che ha portato il deficit all’8 per cento ,per forza c’è da salvare migliaia di posti di lavoro.

Le ricette neoliberiste di Renzi,Calenda,Meloni,e padroni del vapore non saranno la soluzione del problema Conte.

La cosa sconcertante è che la Destra,che ai tempi voleva riaprire tutto in piena pandemia,oggi chieda una commissione d’inchiesta,che finirà in vacca.

Giuseppe Conte è quello che tiene la bandiera rossa