Prendi i soldi e scappa.

Matteo Salvini, ex ministro degli interni e ora Vicepresidente del con(s)iglio, quando si tratta di migranti e zecche dei centri sociali e anarchici fa il verso del leone ragliando come un asino.

Quando si tratta di prendersi delle responsabilità per cui è lautamente pagato scappa come un coniglio .

La sintesi non è mia.

Lo chiamano così in ambienti politici parlamentari, soprattutto dopo la strage di Cutro,dove ha accusato l’opposizione e certa stampa ideologizzata di aver insultato la Guardia Costiera italiana per il ritardo nei soccorsi dei migranti in mare.

In realtà il vicepresidente del con(s)iglio, quello che lasciò la Diciotti in mare con donne e bambini a bordo per giorni,non permettendo ad una nave della Marina italiana di entrare in porto, si palesa come un bugiardo di dimensioni mai viste.

Fosse solo questo,sarebbe già grave per le istituzioni.

Ma c’è di più,molto di più.

La sua psicoideologia razziale è da sempre contro chi fugge da guerra e miseria per venire in Europa per darsi una speranza di vita.

È sempre stato d’accordo con i muri di Trump,di Orban,di Le Pen,era schierato con Putin e il suo sciovinismo: più fascio che leghista.

Insomma per tenersi stretti i voti degli impiegati della paura,della discriminazione,della reazione davanti ad un mondo che cambia, sputa su chi soffre,ostentando il rosario in mano,citando pure il Papa quando Bergoglio parla della criminalità degli scafisti.

Il personaggio più inquietante e più grottesco è lui: senza idee democratiche,senza rispetto vero per chi si trova in difficoltà.

La sua posizione nell’affrontare il problema immigrazione è solo muscolare e punitiva verso gli scafisti, ad esempio.

Continua a frignare ché l’ Europa lascia l’Italia da sola,ma nel contempo è in linea con il leader britannico ( uscito dalla Ue) che in questi giorni ha paventato il provvedimento di negare il diritto d’asilo,contravvenendo alla convenzione di Ginevra.

Chi l’avrebbe detto che Giorgina sulla questione migranti sarebbe stata più europea del Coniglio che vuole reintrodurre i decreti sicurezza?

In questo modo Mister Rabbit scappa dal problema reale perché in fondo la non regolarizzazione dei clandestini fa comodo alla sua politica emergenziale.

Perché se il momdo è già difficile per noi cittadini del G 7,figuriamoci per chi è nato in paesi nei quali la vita stessa è costantemente in pericolo.

Chi ha di più dovrebbe fare di più per gli altri, per essere concreti nella solidarietà bisogna mettersi nei panni dei più disgraziati.

E il vicepresidente del Coniglio è incompatibile con la civiltà dell’accoglienza.

Ma non solo lui.