Bufera su Giuseppe Valditara e Matteo Piantedosi ,rispettivamente ministro dell’ istruzione e del merito e Interni che palesano elementi di viltà al limite della decenza.
I ministri si sono iscritti al lungo elenco dei reazionari post fascisti nostalgici,che non vogliono sentire parlare di fascismo e che quindi diventano maestri di ipocrisia e di carnevalate oscene in tempi quaresimali.
Nel giorno del Ricordo, Valditara fece una circolare per le scuole di segno anticomunista dalla bava alla bocca, decretando che il comunismo è solo ideologia di sangue. (Scambiando il ministero dell’istruzione con quello della Propaganda)
Più che una commemorazione delle Foibe istriane,la lettera agli studenti del ministro fu il tentativo di omologare il giorno del Ricordo con quello della Memoria dell’Olocausto.
Ma quando militanti di Azione studentesca,gruppo vicino a Fratelli d’Italia, hanno aggredito a calci studenti antifascisti del liceo Michelangiolo di Firenze, non ha battuto ciglio.
Anzi ha censurato la lettera della Preside del vicino liceo Leonardo da Vinci,che denunciava l’aggressione squadrista, ventilando ispezioni e inchieste perché non esiste un pericolo fascista, mentre la Preside ha osato denunciarne la violenza storica. ( Accusando la preside di fare politica!!!!)
La Meloni non ha detto una parola sul caso,gli altri post fascisti hanno fatto finta di niente.
Non c’è un pericolo fascista infatti,ma ci sono reazionari come il ministro,che usano il governo come strumento di negazionismo storico.
Masnadieri borghesucci,dalle vite appagate a scapito dei miserabili, fanno a gara nel meritarsi le lodi dei benpensanti.
Matteo Piantedosi, infatti,ieri ha dichiarato con voce possente che se i migranti muoiono in mare la colpa è loro: una ” narrazione” di questo genere puzza di qualunquismo volkisch,caro ai razzisti planetari.
Il Piantedosi ha sottolineato che lui non partirebbe mai per nuove terre portandosi il” carico residuale”dei figli: e ‘ la miseria infatti che puzza,e i cadaveri dei disperati devono essere sepolti a casa loro.
Poi ha fatto parzialmente marcia indietro,per non essere considerato un boia chi molla delle frontiere.
Lo abbiamo viste in tante occasioni:dal dispiacere di La Russa per chi ha un figlio milanista o gay,alle farneticazione dei Donzelli su mafia e PD,dalle enfatizzazioni del pericolo anarchico del caso Cospito,ai silenzi omertosi della Meloni,il governo è liberale in modo grottesco e ipocrita.
Ministri così sono dei portenti di faziosità da credere,obbedire e combattere.
E approfittano del loro potere per insultare chi è in difficoltà nella vita a costo di rischiare la propria,pur di darsi una speranza.
Non fanno paura a nessuno,se non ai quei pavidi che diranno che l’antifascismo è strumento politico del secolo scorso.

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