Karl Marx in fondo non ha sbagliato tutto.
Altro che rivoluzione liberale, la vera essenza della storia è la continua trasformazione dei mezzi di produzione e della lotta di classe con relativa mutazione dell’autoscienza delle masse.
C’è però un dettaglio,da non trascurare:non ha vinto il socialismo,sembra che abbia vinto il capitalismo.
Se mi si vuol far passare per dogmatico materialone storico non si ha contezza di quello che sta succedendo in quasi tutta Europa.
Le migliaia di posti di lavoro, o milioni di posti di lavoro della new economy, dove pure non sporcandosi le mani di grasso e polvere si produce ricchezza e plus – valore a bassi salari, in Italia è al trionfo anche dal punto di vista politico.
Il meloni pensiero, quasi niente, infatti vive e vegeta su una certezza:meglio un uovo oggi di bassi salari, che la gallina domani di un lavoro decente ed emancipativo.
Sempre ci sono stati i lavoratori che pulivano i cessi per gli altri, e sempre ci saranno più lavoratori che dovranno accontentarsi di lavori più puliti,ma dai salari più bassi.
Lo abbiamo già scritto.
Se tu hai un imprenditore che rispetta il contratto,rispetta la tua professionalità, tiene in considerazione la tua volontà di migliorarsi, ma vota a destra perché dovresti votare uno di sinistra che magari ti sfrutta in maniera bestiale?
Tutto scorre,non ci sono più barriere,fascismo e antifascismo sono un vecchio schema della storia, come capitalismo anticapitalismo,etc etc.
Quella storia è finita, la nuova storia non siamo noi,che guardiamo le vicende storiche come fossimo sempre al cinema.
Il metaverso poi ci porterà in prima linea in tutte le guerre del mondo.
Se è la struttura economica e i rapporti di produzione che determinano le idee basta considerare il capitalismo come la Bibbia: il libro dei libri.
Che il capitalismo abbia vinto,non è un mistero per nessuno,ma lo sfruttamento mortale di milioni o miliardi di persone,va fermato,non riformato.
Il come fare sembra non tanto un’utopia,ma una sparata che non trova riscontro in nessuna parte del mondo.
Socialismo o barbarie?

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