A Brasilia i fans di Bolsonaro non vogliono essere secondi a nessuno nell’uso nazifascista vs.il potere legittimato dalle elezioni democratiche.

Migliaia di militanti infatti hanno assalito il Parlamento Brasiliano per contestare il risultato elettorale che ha conferito la presidenza a Lula.

Il ricordo va a quello che successe il 6 gennaio di due anni fa a Washington con l’assalto dei supporters di Trump al Campidoglio: prove di golpe o spettacolo del nazifascismo del terzo millennio.?

E pure le devastazioni all’interno dei palazzi sono simili a quelle del trumpismo: gente con la bandiera carioca sulle spalle si fa i selfie, all’ insegna del” c’ero anch’io”, spaccando mobili e suppellettili.

Come nel 2021 quando la bandiera americana sostava sulle spalle dei QAnon,il grottesco si mischia con la minaccia reale alla democrazia.

La polizia brasiliana è stata colta di sorpresa, come quella americana forse non aveva voglia di menare quelli di estrema destra: un classico dell’orrore, come si sa,anche in Italia.

Lo stesso Lula nella conferenza stampa della sera ha puntato il dito contro la complicità della polizia distrettuale,vicina alle posizioni di estrema destra.

A questo punto non si capisce come un genocida come Bolsonaro ( parole di Lula),di cui il solito genio della Padania è un estimatore,possa fare il verso a Trump in maniera così goffa.

Trump,Bolsonaro,Putin,Khamenei,a vari livelli e con le debite distinzioni,sono a quest’oggi il partito canaglia antidemocratico e antisocialista.

Ma le buffonate golpiste dei primi due sono segno di imbecillità politica,Khamenei e Putin sono invece tagliagole patentati.

L’internazionale nera c’è,solo i poveri di spirito non colgono i nessi della reazione.

Alla sera Lula riprende il controllo della situazione dopo aver parlato chiaro: fanatici fascisti hanno aggredito le istituzioni.

50 gli arresti.

Fate voi, italiani di centrodestra