La gente dà buoni consigli,se non può dare cattivo esempio,cantava De Andrè.

Infatti lo hanno già condannato a morte per nascondere la propria miseria.

Sembra facile,giudicare Alfredo Cospito.

Come in tutte le situazioni basta mettersi dalla parte delle vittime.

E per questo ha già pagato a sufficienza,se si tiene conto che per la morte di Giuliano,il ragazzo stagista scuola – lavoro, non ha pagato nessuno,manco per responsabilità oggettiva per la sua morte.

Brutto fare confronti fra vittime di serie A e serie B,ma Alfredo deve il suo macabro isolamento per quello che dice,per quello che pensa,per quello che è, e che non vuole negoziare.

Non può essere un santo, né un eroe,lo hanno, civilmente già considerato morto.

Qualcuno,non pochi,lo vuole fuori dal 41 bis,libero di rifarsi una vita, anche se è colpevole di essere anarchico.

Saremmo noiosi,ma la didattica del carcere duro non è per Alfredo che una forzatura politica,inaccettabile.

I commenti crudeli dei suoi detrattori ci dà il senso che la pietas è morta,ma non per noi

Diciamolo tutti i giorni.

Pace solo per chi non vuole il Male