Che pochi sapessero di Covid, e tutti parlassero di Covid sui social e Tv come fossero scienziati, era plausibile.

Se la paura di morire fa novanta,la diagnosi può essere variegata:dai no vax era nata l’apocalisse epidemica che avrebbe falcidiato la vita sulla terra.

Dubbio,precauzione,prevenzione,complotto e vai con ogni forma di fondamentalismo settario.

Ma da quando è scoppiata la guerra in Ucraina e l’ estrema destra è al governo la storia e la storiografia impazzano sui social ad ogni livello.

Se uno ci dice che è medico di se stesso,solitamente non si obietta, purché rispetti la salute altrui.

Se uno invece afferma che è storico di se stesso, viene qualche dubbio in proposito.

Non si vuol dire che non vi siano autodidatti che ne sanno più dei professori.

Si vuol sottolineate che oggi qualsiasi evento quotidiano entra nella storia il giorno dopo, con estrema facilità.

Longform, fiction, servizi speciali ,instant book,interviste esclusive: tutto fa spettacolo,tutto fa audience,pardon tutto fa storia.

I vincitori elettorali di oggi, poi, la storia la ribaltano a loro uso e consumo denunciando,ad esempio, l’egemonia gramsciana nel regno della cultura.

Non è solo questione di revisionismo, è sempre solo questione di fare della storia argomento da social,tifo maldestro e ottuso, scorciatoia per la propria identità.

Da quando è iniziata la guerra in Ucraina,ad esempio,sono comparsi storici di grande “fame”.

Sono quelli che pontificano in talk show sbagliando date,situazioni,(la Nato non sono solo gli Usa,ad esempio) confondendo le statistiche fondate, con la dossografia del momento.

Doxa alternativa,secondo i fautori,che ignorano recisamente ogni episteme a loro sfavore.

Bandera,battaglione Azov,Ucraina,Crimea,Donbas,sono diventati luoghi comuni per ricostruzioni dove gli ucraini erano tutti nazisti,i russi tutti comunisti.

Cercano un posto al sole, i giornalisti diventati storici improvvisati.

Così come gli asini da tastiera ragliano come cronisti di guerra dai loro siti,basandosi su statistiche di agenzie di provenienza dubbia (Byoblu su tutti ).

Appartengono al rampantismo dell’intellighenzia nero,verde,gialla azzurra, ma anche alla sinistra dura e pura con stipendi e pensioni d’oro: improvvisano sulla storia dell’Urss,ignorano che Krusciov e Breznev erano ucraini, Cernenko figlio di un kulako ucraino etc.

Confondono Ucraina occidentale con Ucraina Orientale,da sempre filo russa..

Omettono il dettaglio che il genocidio stalinista degli ucraini nel 1932 -1933,la famosa carestia provocata da Stalin fece milioni di vittime tra la popolazione ucraina.

E sì che molte volte basta l’accortezza e l’umiltà di consultare fonti pop come Wikipedia,Google…le bestialità quindi sono frutto di presunzione e malafede.

Plebei sono pleblei,nel senso spregiativo di mediocri,pure se travestiti da affabulatori per tavole rotonde per teste quadre.

La disinvoltura, poi,con la quale ex, post, ante fascist mentono sulla tragedia della nostra eterna guerra civile è liturgia diffamatoria.

Mettono nel calderone del terrorismo i gruppi della sinistra extraparlamentare con speciale riguardo a Lotta Continua,Potere Operaio e anarchici,fanno del fascismo e del nazismo una storia morta e sepolta dal 1945,dimenticando la strategia della tensione.

Quando parlano delle foibe dimenticano di elencare i misfatti perpetrati dalle camicie nere nei Balcani .

Sono dei revisionisti del conto in banca: se la filosofia non dà pane,la storia può offrire un companatico sostenibile con le menzogne.

Poi si ritrovano tutti su Internet,con adulatori che fanno il tifo senza sapere di cosa si parla..

La mediocrità è andata al potere con la cultura di massa,coinvolge e travolge la seria ricerca,fiuta il vento cambiato.

Organo di stampa del 1942,attuale