Credo che in tutta la storia repubblicana non ci sia mai stato un partito di estrema destra in testa ai sondaggi elettorali.
La probabile vittoria della fiamma tricolore della Meloni,che in Europa vota per difendere l’Ungheria di Orban insieme alla Lega di Salvini, è destinata a fare storia.
Lo sdoganamento dell’ Msi da parte di mister B nel 1994 in fondo ha pagato.
Una destra sociale populista e al servizio del capitalismo autarchico si sposa volentieri con la visione liberale di una piccola borghesia del ” me ne frego.”
Fratelli di Italia può mettere in campo un dio,patria e famiglia che piace alla corporazione dell’italiano medio.
Quindi serpeggia, soprattutto in uno strano centrosinistra che non c’è più, la paura di un ‘involuzione che porti il Belpaese,per quanto riguarda diritti sociali e civili,sotto l’ombrello del qualunquismo reazionario.
Ma è una paura quasi infondata: se la Meloni è quella di Vox ricompatta l’antifascismo disperso nelle divisioni fra Putin e Zelensky,se fa la draghiana perde gli ultras,ma conquista una classe dirigente che non ha voglia di colpi di testa .
Votare tutto quello che si può a sinistra,turandosi il naso per l’ennesima volta ( tranne sovranità popolare di Rizzo con vitalizio da 14 anni e amico di un criminale come Putin) non è un castigo divino,annullare la scheda non è un reato.
Andare a votare per rispettare la storia della democrazia e dell’antifascismo per quelli della mia età è quasi un dovere.
A lunedì.

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