Adesso che il campo largo è andato in vacca per il populismo senza sbocchi dei cinque stelle e l’irrigidimento moderato del Pd tutta la sinistra sembra condannata alla sconfitta.
Se solo elettorale,non sarebbe la fine del mondo,se dall’altra parte non vi fosse una coalizione di estrema destra.
Una sconfitta che si profila grave e irreversibile su lavoro e diritti civili sarebbe la tomba della democrazia.
Forse era meglio trovare in queste vacanze l’hombre del partido,almeno a tavolino.
Doveva,poteva,si sperava fosse Landini,ma non sarà così.
L’unico che poteva creare un aggregazione spendibile sul piano ideale e anche elettorale, perché no, rinunciando ad una frammentazione gruppettara.
Si tratterebbe di un raggruppamento che va dal PD,ad art uno,da sinistra italiana,Verdi Leu,,cinque stelle sopravissuti ai terremoti: totale almeno un trentacinque per cento.
In questo modo potresti almeno fronteggiare un centrodestra unito che stando la situazione odierna si prepara a governare con il solito trio Meloni,Salvini,Berlusconi.
L’astensionismo in questo modo avrebbe una chance di rappresentanza a sinistra: chi ci sta,ci sta.
Falsi ragionamenti non servono.
Fare gli schizzinosi con chi non è duro e puro e’ ridicolo e patetico .
Allora forza con gli apparentamenti elettorali da grande calderone:il terzo millennio della politica è questo.
Si sa che c’è poco da fare per gli umiliati dalle crisi ricorrenti che finiscono sempre nel dimenticatoio quando c’è da salvare la patria dei ricchi e benestanti senza merito.
Sopravvivere con un tentativo di grande sinistra almeno socialdemocratica e’ una chance per salvare il salvabile .
Conte sarà il nuovo Melenchon solo nei sogni del prof.Domenico De Masi.
Se no c’è solo l’astensione..
In attesa di Godot,si spera di superare il tre per cento.

Rispondi