Oggi Draghi presentandosi al Senato ha di fatto chiuso la crisi: arriverderci a mai più.

Siamo sospesi ad un filo,si dice.

Il discorso di Draghi è stato duro vs. Cinque stelle e Lega,ma di governi che cadono e poi risorgono è piena la storia d’Italia.

Quello che succederà o sta già succedendo a livello politico è nulla rispetto a quello che è accaduto a livello sociale in questa legislatura.

Il rosario va sgranato ancora una volta, i grani della devozione al transeunte parlamentare sono i soliti:

Per la guerra in Ucraina,ora pro nobis,


Per la pace, ora pro nobis

Per la crisi energetica,ora pro nobis

Per la carestia, ora pro nobis.

Per la povertà,ora pro nobis..

Per il termovalorizzatore di seconda generazione, orate pro eis…

Per taxisti e balneari ora pro nobis

Per il reddito di cittadinanza,ora et labora etccc…

Ora se Draghi si dimetterà è un presuntuoso banchiere al servizio della Cia,della Cee,della Cei,del CAI,della Fifa, dell’Uefa…

Se non si dimette è un accattone, poco accattivante,che si accontenta di un parziale mea culpa dei Ministri cinque stelle e della spinta di sindaci e società civile.

Se dovesse recarsi da Sergio Mattarella la disgrazia passerebbe sul groppone del presidente, che non voleva il reincarico, e che ora costituisce il cuore della valenza democristiana della Repubblica.

Qualsiasi cosa fai,tu sempre pietre in faccia prenderai..

Certo che Mario Draghi,e tutti lo sappiamo , è stato salutato come Salvatore della Patria,..dei conti correnti,del Pnrr da parte di tutti i partiti della Unità nazionale,dei vitalizi,non certo dei diseredati che ora la destra vorrebbe rappresentare con la Meloni.

Ma il problema non è solo della crisi sistemica della politica che non ha saputo esprimere un’autorità necessaria in 4 anni di legislatura.

La società civile non è che sia meglio,dai,lo sappiamo tutti cominciando a considerare che in perenne crisi è l’aforisma ” ciò di cui non si sa meglio tacere” ,( aforisma trattato logico filosofico di L. Wittgenstein).

Tutti sanno quello che si dovrebbe fare, ma solo al bar o sui social.

E tutti hanno le loro ragioni,ma soprattutto i loro torti,perché ormai il corporativismo è l’unica traccia di un agire comune.

Un’ennesima scissione cinquestelle metterebbe Conte fra i rottamatori definitivi del movimento.

E’ finita così senza un vero perché…

Comunque vada nessuno tirerà missili su Montecitorio.

Potrebbe salire lo spread…