In Francia dal 1990 al 2020 gli stipendi sono cresciuti del 31 per cento,in Italia sono diminuiti del 2,9.

Questo paragone con la Francia è impietoso

Il bla bla bla di una seria riforma del mercato del lavoro finisce sempre nella constatazione che il capitalismo italiano,tranne poche eccezioni, è in mano ad una banda di strozzini,e non ad una lobby di neo capitalisti.

Il bello è che tutti i partiti parlano di disuguaglianza da combattere ..ma solo prima delle elezioni.

È l ‘Europa di Bruxelles a fare la borghesia storica: Christine Lagarde presidente Bce alza i tassi d’interesse per arginare il debito pubblico.

Così alzando il costo del denaro pone un freno all’inflazione speculativa,ma dà una mazzata ai costi dei mutui e alla circolazione del denaro con rischio recessione.

In questo contesto il salario minimo è stato votato dopo mesi di patteggiamenti in Commissione europea.

Non è obbligatorio, però,alla destra non piace perché minerebbe la libertà di mercato della forza lavoro( al ribasso).

Ma fra il minimo di 332 euro al mese della Bulgaria e i 2.200 del Lussemburgo, anche per l’Italia,fuori finora dal patto,un’ equa e dignitosa via di mezzo è auspicabile.

Landini ha giustamente sottolineato che i lavoratori poveri sono un esercito.

Mentre in Germania si viaggia sui 12 euro lordi l’ ora, in Italia gli 800 euro al mese per lavori stagionali a 40 ore sono un lusso solo per i cosiddetti datori di lavoro e distributori di miseria.

Con l’aumento dell’inflazione è normale che anche 1200 euro al mese a Milano sia da disperati.

Devi lavorare in due,ma non sempre questo è possibile .

Per le donne è sempre più dura evitare di lavare i pavimenti a quattro euro l’ora in cooperative di pescecani.

Il reddito di cittadinanza è l’armotizzatore sociale che evita sia ribellioni,sia miseria da quarto mondo.

Per cui la sinistra ha ampi margini di manovra,basta che faccia almeno la socialdemocratica.

Intanto eliminando ogni indulgenza verso il lavoro nero,poi varando il salario minimo al di là della contrattazione nazionale,poi proponendo pesanti sanzioni amministrative a chi non sta ai patti sulla sicurezza sul posto di lavoro.

Tanto per cominciare.

Se è difficile pure questo,riportare il diritto alla dignità sul lavoro in Europa nel terzo millennio,allora inutile parlare di sinistra.

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