Sono dei perdenti fasulli,quelli che inondano di insulti l’ebreo Zelensky,generalizzando odio verso il popolo ucraino, che secondo loro, dovrebbe arrendersi all’aggressore per salvare il mondo.

Una vasta platea di intellettuali,accademici,giornalisti che giocano a fare quelli che sostenendo Putin,non tradiscono la forza del destino socialista,sono quasi tutti appartenenti alla platea dei garantiti della società borghese.

Questo non vuol dire che la borghesia sia pro Putin e il proletariato pro Zelensky.

Magari,visto che il mondo si è rovesciato, più facile il contrario.

Ma i perdenti che conosco sono quelli che vivono nel tran tran quotidiano di vite dignitose,di normalità di sogni infranti,di nostalgie di comunità che non ci sono più.

Questi comunisti,post comunisti,anarchici per conto proprio,cani sciolti forse da sempre, sono i più alieni dal discettate filo putiniano dei sedicenti “intellettuali cartesiani del “dubito,quindi penso,penso quindi sono” che conferisce loro la capacità di credere che il mondo esterno stia solo dentro la loro testa.

Hanno, i normali sfruttati autocoscienti, la saggezza di chi sa che hanno perso,convinti che il socialismo era una causa giusta, che non avrebbero mai visto.

Per il comunismo passare più avanti.

Invece i laudatores a prescindere del putinismo – stalinismo sono così sapienti ..che non ricordano nemmeno che fu Stalin ad essere soddisfatto del nuovo ordine della guerra fredda.

Fu Stalin a riconoscere il governo Badoglio,fu Giuseppe, uomo d’Acciaio, a porre le basi per la convivenza pacifica che si attuò solo dopo la sua morte.

Le sfere d’influenza ai sovietici andavano bene.

Gli spavaldi detentori di verità storiche ignorano la storiografia.

L’avventurismo nazionalista di Putin sarebbe stato messo al bando dagli stessi stalinisti che pensavano che la ricostruzione dell’Urss nel dopoguerra,passasse per i guerrieri freddi occidentali, che garantivano in patria la continuità dell’antifascismo.

Qui invece siamo al solipsismo di quelli che vanno coi piedi di piombo nel condannare Putin, perché hanno la testa di legno chiodato da ideologie passatiste autoreferenziali: vogliono essere coerenti solo perché non ammettono di aver sbagliato in modo grossolano.

I cartesiani dubitativi di Bucha,dove entomologi delle stragi diffidavano della cruda immagine del massacro perpetrato dai russi,non li ho più sentiti.

Non per chiedere scusa alle vittime della presunta disinformazione,ma almeno alle vittime ucraine.