Ogni tanto il bravissimo Aldo Grasso,star dell’epistemologia e fenomenologia della comunicazione,prende cantonate di incompetenza politica gigantesca.

Sulla prima pagina del Corrierone aver equiparato i saluti romani, al funerale di Donna Almirante, con la posizione filo Putiniana di pacifisti,antiatlantisti,”santoni comunisti” come Vauro,Santoro,Barenghil,D’Orsi,Pagliarulo è proprio pregio di quella tifoseria di cui se ne hanno piene le scatole.

Personalmente sono per la resistenza Ucraina,per il proletariato russo e ucraino,detesto il fascismo di Putin endogeno ed esogeno ( da sempre),non mi piace chi è contro gli americani e fa l’amerikano nel consumismo a go go ,ma non metto sullo stesso piano pacifisti, o chi non vuole mandare armi in Ucraina,con i saluti romani.

Manderei me stesso non tanto fra i santoni del comunismo,ridicola espressione vetero anticomunista del nostro Aldo,quanto fra chi ripudia l’armamento delle nazioni da sempre,come prassi del socialismo libertario.

La versione grassiana ,dunque, è un atteggiamento da leone da tastiera che va contro il normale sentire di chi ripudia la guerra.

Barenghi, Vauro etc hanno tutto il diritto di non avallare in pieno la politica di Zelensky, senza essere tacciati di santità reazionaria.

Mentre il fascismo ancora ostentato con il saluto romano è un insulto a chi ai fascisti ha dato diritti e libertà in democrazia,come già sottolineato in questa sede.

Tentare di comprendere Putin, quindi ,non è aberrante, è inutile perché il suo nazionalismo fascista e’chiaro.

Giustificarlo è avvilente per chi lo fa.

Non è una differenza da poco.

Se poi alcune posizioni sono da rossobruni, per alcuni neologismo inventato,( per me ideologismo weimeriano),come dice il ruvido Aldo,lo si vedrà quando la guerra prolungata porterà problemi di crisi politica interna.

Ultima nota.

E vero che ci sono energumeni e canaglie che se non avalli il massacro putiniano ti danno del filo americano.

Ma se arrivasse un missile su Milano tirato da Putin andrei a casa loro a cercare conforto ideologico.

O almeno un po’ di gas russo.