..Chi sa cosa si deve fare alzi la mano in videoconferenza su YouTube.
Una volta assodato che Putin e’ un fascista che è meglio perderlo che trovarlo,che Zelensky è un front man dei Maneskin guerrafondai,che Biden è così scemunito da fare il presidente degli Usa,quando torniamo un momento alle cose di Cosa Nostra la confusione diventa modus vivendi.
Tutte le opinioni sono legittime in democrazia,tranne quelle che non coincidono con le nostre,dice il dibattito.
Ma qui il “vogliamo tutto” è superiore a quello che scriveva Nanni Balestrini in tempi eroici.
Conte,quando dice di aiutare gli ucraini, ma non con armi offensive,come i carri armati,dice una cosa condivisa dal 47 per cento degli italiani che non vogliono la guerra,anche perché ne hanno paura.
Salvini e’ contro l’invio delle armi all’Ucraina, perché amico di Putin.
Però quando passi alle sanzioni la mossa resistenziale diventa ardua.
Se la Russia non ci dà il gas rischiamo di chiudere le fabbriche,il Pil sta scendendo,ma il sistema è solido,anche se le banche sono in crisi,proprio perché coinvolte per 29 miliardi con la Russia.
Il governo Draghi stanzia 14 miliardi per sconti sulla benzina e per bonus di 200 euro fino ad un reddito di 35.000,la nave navicchia,anche se i partiti apparecchiano la tavola per le elezioni amministrative.
Tutto e il contrario di tutto,in Europa non va meglio:le sanzioni sono rinviate,non c’è accordo fra le nazioni.
Ma se non è il momento per morire per Kiev, quando mai sarà il momento per arginare l’ impoverimento per una parte della popolazione che prima della guerra era già in mutande?
Oppure se non fai più armi metteremo in cassa integrazione gli operai,per poi ristorare i padroni?
Quelli che in questo mese e passa di guerra si battono per nobili ideali di pace hanno ragione,mi ci metto umilmente pure io ,ma la tattica ha bisogno di una strategia che solo i dannati da tastiera riescono a trovare.
Sicilia,Calabria,Puglia,Campania sono maglia nera per disoccupazione femminile in Europa,istintivamente ti viene da dire “ma cosa vuoi fare la guerra” se non riesci manco ad aumentare occupazione e salari da fame dei soliti disgraziati.?
Per cui l’agenda di Draghi è in salita già di suo,il Recovery è in castigo: una patrimoniale di guerra farebbe scappare tutti nel campo dei pacifisti
Con realismo ,che non vuol dire cinismo,forse l’Italia potrebbe,approfittando della presenza del Papa oltre Tevere,essere punto di riferimento per aiuti umanitari e volontariato verso le popolazioni civili coinvolte nella guerra,facendo pressioni per aprire un dialogo.

Rispondi