Non proprio in camicia nera,come da copione.
Anche se il corteo splendeva di nero.
Non il saluto romano in bella evidenza,ma solo celebrazione di un camerata.
Onore ai camerati?
Cameratii che sbagliano.
Così è stato presentato dai media il corteo del 29 aprile a Milano da parte della destra nazi fascista di Casa Pound, Lealtà e Azione e poi si chieda alla Questura.
In occasione della commemorazione di Sergio Ramelli,giovane fascista ucciso da militanti di Avanguardia operaia, nel 1975, si sono riviste bene o male le scene di sempre: nessuna meraviglia tranne che per l’indulgenza delle istituzioni verso l’apologia del fascismo.
In un’altra piazza di Milano antifascisti dei vari comitati e ANPI manifestavano per ricordare Gaetano Amoroso,militante comunista,ucciso dai fascisti il 30 aprile 1976,quando a Milano andava in scena la notte della Repubblica delle vendette da guerra civile.
In tutto questo Giorgia Meloni, sempre a Milano nella stessa giornata, giocava la carta della statista agli Stati generali di Fratelli d’Italia, ricordando a tutti che il saluto romano è antistorico,che il nostro futuro sta con gli Usa e che il nemico principale della Europa è la Cina.
Come si vede un quadro sconvolgente la denazificazione dell’Ucraina: in Italia il fascismo sotto pelle è pop,la defascistizzazione avanza lentamente,il cordoglio non vale se non è politicamente corretto dai saluti romani ai funerali di Donna Assunta Almirante,Sergio Ramelli,Pedenovi…
La manifestazione nazifascista di Milano e’ stata vista con nostalgia da Fdi in conclave.
La faccia pulita del nazionalismo ha nascosto la simbologia di morte del corteo.
Alla Kermesse della destra neo conservatrice non sono mancati gli omaggi a Guccini,Pasolini,Tolkien, ect
Se son rose fioriranno,aspettiamo dubbiosi il riconoscimento del 25 aprile .
Comunque la Meloni con anni di ritardo è tornata a Fini e a Fiuggi, solo che Fini riconobbe che il fascismo era il Male assoluto
La sinistra,invece, non sa dove andare.
Il 25 aprile è stato in gran parte antimperialista e commemorativo della Resistenza.

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