In Cina Xi jinping si è autoproclamato il Mao del XXI secolo,in Russia Putin e’ lo Stalin dell’età dei consumi miliardari della borghesia imperialista, l’ Europa oscilla fra la vendita di armi e la paura di restare a secco con gas e petrolio.
Cina e Russia non dialogano più nel nome di Lenin o Mao,ma nel nome del capitalismo delle borghesie nazionaliste e delle disuguaglianze abissali fra ricchi e poveri.
Tutte cose che si sanno senza bisogno di arrampicarsi nei cieli della politica.
Il verbo mediatico che sta dominando il pianeta è quello classico, che piace a chi segue la guerra dal divano di casa, come tifasse per una squadra di calcio con il sangue agli occhi.
Una guerra che accompagni innanzitutto il ritmo della critica all’atlantismo,ma preservi i bancomat del libero mercato in nome del siamo tutti contro la Nato,giusto,ma non siamo “quasi”del tutto contro Putin,ma Zelensky è un buffone filo yankee,e pure ebreo.
E vero e sacrosanto ricordare che gli Stati uniti ci misero tutta la loro perfidia ad aiutare nel 2014 pure i nazisti del Donbass per scaricare dal governo un fantoccio di Mosca.
Ma questo non significa non riconoscere in Putin un aggressore assassino: trovare una via di uscita alla guerra facendone una questione identitaria di presunzione personale,o un’avversione assoluta verso la liberal – democrazia è poi da demagoghi e parolai.
Soprattutto da parte di comunisti con vitalizio liberal…
I tantissimi improvvisatisi esperti di Covid ,ora diventati la bavosa vulgata della politologa da talk -show o Fb,danno consigli ai capi di stato,a chi combatte sotto le bombe, addirittura a chi fugge dalla guerra con i bambini in braccio.
Tifano per la Disneyland del Komunismo , sognano un’Ucraina denazificata che va da Mariupol a Odessa,lussi per chi non si mette dalle parti delle vittime: come dicevano mia nonna e Gino Strada nelle guerre dei signori la povera gente perde tutto.
Tanto i capitali che contano,quelli privati dei gerarchi putiniani ,dicunt analisti di vario genere,sono già transitati in cripto valute,in tradizionali beni rifugio, come oro,metalli preziosi,azioni di multinazionali oggi però colpite dalle sanzioni, in fabbriche d’armi,ecc
Durante il Nuovo ordine del nazismo milioni di schiavi che lavoravano in Germania permisero alla popolazione tedesca un livello di vita che quasi tutta Europa si sognava.
Così il contare e rinfacciarsi i morti, ma parallelamente contare i profitti e il consenso nazionalista interno, è tutt’uno con una visione del mondo faziosa, sanguinaria,fatta di minacce,di interessi di pochi, dove,per dirla alla Heidegger” solo un dio potrà salvarci.”
Perché alla fine rimangono i profitti per i miliardari,la povertà per i proletari e i cimiteri per chi ha avuto la sfortuna di essere nato russo o ucraino nel momento sbagliato in questa guerra.
Il principio di realtà di questa guerra è tautologico: la guerra sporca.
Chi conosce una guerra pulita se non quelle rivoluzioni che hanno portato l’umanità a vivere meglio perché hanno cancellato schiavismo, servitù della gleba,malattie,razzismo, nazionalismi,fascismo di vario genere?
(Visco di Banca Italia ha dichiarato che tra pandemia e guerra ci saranno milioni di poveri in più ..in Europa, però poi chi non manda armi è un disfattista antiresistenziale.)
E quella contro il nazifascismo è stata l’unica guerra santa a difesa della civiltà.
La guerra di Putin non solo non ha futuro,ma comunque finira,’ seminerà odio,vendette,mal di vivere per decenni proprio fra due popoli,quello russo e ucraino che sono come noi:vogliono vivere nella relativa pace del regno degli uomini.

Gino Strada,ci manchi
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