Polemica tardiva,si dirà,ora che si va verso il 25 aprile della pandemia con la riapertura delle discoteche.
Nel tempo del grande furore di Omicron, però’ non è che i giornali degli Agnelli, di Berlusconi,di Cairo abbiano dato troppo risalto alla notizia pubblicata e ripubblicata su social,network ecc.
Così come i talk show de La 7 e Company, preposti al plotone di esecuzione contro i no vax, pare non abbiano avuto la premura di chiedersi perché Amnesty International,la Ong che si occupa di diritti violati, abbia incluso il governo Draghi nel novero dei paesi dove i diritti costituzionali vengono negati.
Soprattutto riguardo l’obbligo vaccinale che Amnesty prevede solo come estrema ratio.
Ora che,si dice, andiamo verso il libero tutti del 31marzo con la fine dell’emergenza,ora che la maturità avrà due scritti in presenza, ora che nell’ultimo cdm si è decisa che la Dad è disattivata per gli studenti vaccinati o guariti, si è finalmente aperta una nuova fase.
Anche se ci vuole il green pass per prendere il caffè,andare sui mezzi pubblici, e muoversi senza vaccino è impossibile.
Così i toni da caccia alle streghe,da stalinismo vaccinale,da esaltati per il disprezzo verso chi mette in pericolo la salute degli altri con tanto di suggestione mediatica filo governativa,con il calo dei contagi si sono affievoliti.
Ma la tribù dei cinquantenni e oltre è stata messa nella riserva indiana degli ultimi dei mohicani.
Da oggi i 50enni senza green pass ,infatti, saranno multati con SMS da cento euro a campione.
Se non possono andare al lavoro perché senza vaccino,perdono la retribuzione dal 15 febbraio e in più si beccano multe salate.
In pratica è stato introdotto l’obbligo.
La curva pandemica in discesa in tutte le regioni non può far dimenticare che Omicron ha fatto un macello di contagi fra studenti e bambini: per fortuna che il vaccino c’è, lo scrivo senza ironia.
Riaprono a metà gli stadi,ci si augura l’autoregolamentazione delle quarantene,si guarda alla primavera come possibile stagione della libertà relativa: non occorre quindi girare il coltello nella piaga dell’untore.
E poi l’obbligo vaccinale per gli over cinquanta,colpisce,con il prolungamento dell’età lavorativa, milioni di persone che hanno bisogno di lavorare.
Siccome la pandemia ha accresciuto le disuguaglianze,come ha sottolineato anche il presidente della Repubblica ieri a Montecitorio nel giorno del suo giuramento, si cerchi di rendere meno difficile la sopravvivenza dei cinquantenni meno abbienti.
È silente invece la fondazione Dubbio e precauzione di Cacciari e Freccero.
Prospettava la dittatura sanitaria e il reset mondiale della psiche: qualcosa sulla nuova fase dovrebbe dirla.
NB.i bambini più che il terapeuta o il vaccino hanno bisogno di non essere emarginati nella miseria delle infanzie violate.
Ogni giorno si scoprono povertà da terzo mondo fra i pargoli, se questo non è un paese per vecchi…

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