Tra gli uomini più ricchi del pianeta non ci sono solo americani,cinesi,emiri,imperatori della logistica, etc.

Ci sono anche la dinastia Agnelli,la dinastia Luxottica,Campari e pure mister B, che con la sua autocommiserazione è la materializzazione della povertà culturale ed etica del capitalismo italiano.

Più si chiacchiera della lotta alle disuguaglianze,più si scopre che i diseguali in anni difficili per noi gente normale,sono sempre loro.

Quelli che fanno soldi grazie alla compiacenza di un liberalismo accattone che, anche in nome della crisi pandemica, non solo non hanno sborsato niente,ma sono diventati più ricchi.

La questione morale del divario sempre maggiore fra ricchi e poveri non interessa la coscienza servile della destra populista, la sinistra ne parla, ma non sostiene l’idea del conflitto.

I Cinque stelle salvano in corner il diritto di esistere con il Rdc,anche se il grillismo sembra finito nella spazzatura della cronaca a causa del traffico di influenze ( Col Covid c’è da toccar ferro).

Sostenere,poi, che mister B sia un bravo capitalista perché è il primo contribuente italiano, è un’ovvietà lapalissiana abominevole.

La fiscalità progressiva fu introdotta dalla borghesia rivoluzionaria dalla fine del ‘700.

Applaudire i grandi capitalisti perché pagano le tasse è quindi uno schiaffo in faccia,uno dei tanti,a quelli che le pagano da sempre non arrivando ad minimo salariale europeo,oppure a pensioni dignitose.

Una pletora di maggiordomi dei miliardari,che davanti alla lotta di classe continuano a sottolineare che è meglio la libertà d’impresa che l’uguaglianza assistenziale,si dimostrano servi incompetenti: non siamo al confronto fra cittadini di regimi comunisti eguali in miseria e cittadini liberi diseguali in democrazie liberali.

L’estesa lobby falso capitalista, di fatto corporativa, è sempre il peggio:il ceto di riferimento del partito delle libertà sono quelli che temono che se introduci più giustizia sociale, più togli loro privilegi.

Il desiderio di immortalità trasferito nella ricchezza patrimoniale da parte dei fruitori di plusvalore prevede sfruttamento,elusione fiscale,piagnisteo continuo verso lo stato che dovrebbe compensare il loro desiderio di dominio di superuomini sulle specie viventi con un Pnrr distributivo a das kapital,per fare un esempio fresco fresco.

In fondo sono dei poveracci,che hanno un futuro solo in lasciti familisti nei camposanti dei sepolcri imbiancati.

Ora che l’inflazione del 4 per cento comporterà un’erosione dei salari vedremo i nostri capitalisti in auge approntate la classica operazione tardo capitalista.

Quella per cui,per non aumentare i salari si aumenterà la disoccupazione:un classico dell’orrore che anche la sinistra istituzionale accetterà per tentare di uscire dalla crisi pandemica.