Massimo Cacciari, dopo aver fatto la terza dose, è stato attaccato dalla destra no vax, che gli ha dato del buffone, e dalla sinistra pro vax senza se e senza ma, che dubita della conversione sbandierata dai social di tutto il mondo unitevi.
La stessa sorte di Antonio Giolitti negli anni venti del secolo scorso: attaccato da Gramsci perchè liberale, e da Benito Mussolini perché troppo socialista.
In altri termini più terreni: se sei bello di tirano le pietre , se sei brutto ti tirano le pietre ,qualunque cosa fai tu sempre pietre in faccia prenderai ( Cfr, Antoine Festival di Sanremo, prima Repubblica).
Il grande filosofo italiano o l’esimio cattedratico di filosofia, che aveva fatto le due dosi ,alla terza si è quasi paragonato a Socrate ligio alle leggi dello stato, anche se non li condivideva.
Il parallelismo pare azzardato.
Poiché Socrate ,come si sa, per coerenza bevve la cicuta in carcere anche se poteva lasciare la città di Atene,dove gli era stato impedito di esercitare la sua ricerca.
Ma soprattutto perché il suo “conosci te stesso”,il suo “sapere di non sapere” ,la sua ricerca indefinita di una verità assoluta non prevedevano nessun incasso di onori, gloria, prebende.
Contrariamente ai sofisti, infatti, Socrate non si faceva pagare per le sue lezioni.
Sosteneva che non aveva niente da insegnare agli altri: voleva tirar fuori, ex – ducere, quello che loro avevano già nell’anima, ma non sapevano di avere
È incontestabile però che il filosofo Massimo abbia ragione sul perdurante stato di emergenza psicotico della pubblica opinione filogovernativa riguardo alla pandemia.
Siamo d’accordo che la trasmissione dei dati sia ballerina quasi un bollettino di guerra dove arrivano i nostri…
Anche se con i dati il filosofo Massimo ha dato i numeri.
La sua presunta controinformazione sulla consistenza della pandemia è nulla.
Ma, comprenderà meglio dei comuni mortali, che farsi la terza dose convivendo con il Cln del giurista fondamentalista no vax Ugo Mattei e con il reset di Freccero, è un bel modo di state nel mondo di mezzo della miseria della filosofia.
Forse non c’era bisogno di scomodare Socrate e il tempio di Apollo per rimettersi a posto nell’ Olimpo della Gruber e di altri talk show che profumano di filosofia da vendere.
E poi se è vero che il sistema Italia è in continua emergenza da parecchi decenni, ci si chiede in tutta buona fede, come mai il pungolatore di professione ( così si è finito), non si schieri con gli ultimi,coi diseredati a costo di perdere qualche simpatia del politichese della sinistra bla bla.
Prima vivere, poi filosofare...
Oppure vai avanti te, che a me scappa da ridere.

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