Il fondo monetario internazionale ha ribadito che l’Italia vola alto nel Pnrr,che l’economia viaggia a ritmi asiatici anti pandemici.
Ci hanno pure fatto i complimenti: Italy go – go – go.
Nel contempo andiamo così bene che due su tre sindacati Confederali come Cgil e Uil,privi da anni di qualsiasi massimalismo, hanno indetto uno sciopero generale di otto ore per il 16 dicembre contro la manovra del governo Draghi con manifestazione di rito a Roma.
I sindacati però hanno ringraziato Draghi per l’impegno profuso nella manovra.
Ma le disuguaglianze rimangono pesanti, se pensionati e lavoratori poveri non avranno che spiccioli dalle nuove aliquote fiscali,se per la scuola non vi saranno investimenti, se per disabilità e non autosufficienza non vi saranno significativi impegni,se per la precarietà degli Invisibili non ci sarà nessuna novità legislativa,se per il lavoro di donne e giovani non sono previste novità.
Come al solito il menù è ghiotto.
Nella conferenza stampa di ieri i segretari Landini e Bombardieri di Cgil e Uil, illustrando le motivazioni dello sciopero, hanno finalmente messo in chiaro un equivoco: il tutto va bene Madama la Marchesa governativo non può fermarsi alla lotta al Covid e all’entusiasmo delle agenzie di rating.
Palazzo Chigi ha dichiarato,che lo sciopero è incomprensibile,
La CISL che si è sfilata,sostiene che è uno sbaglio radicalizzare la situazione,ma la manovra guarda a destra poiché non mette in discussione nessun privilegio di chi ha di più.
Qui non siamo di fronte all’iniziativa dei comitati di base del sindacalismo autonomo delle sinistre,ma di sindacati che hanno nelle loro dirigenze PD e moderati.
E questo la dice tutta.
Tutto dimostra quello che la sinistra di classe predica da sempre insieme a papa Francesco: lo sfaldamento della civiltà passa dalla costruzione dei muri,dallo sfruttamento senza vincoli, dall’accettazione della modernità tecnologica come ristrutturazione capitalistica al fine dell’aumento della ricchezza e dei profitti delle classi dirigenti.
Ora il sindacato ha capito che la emergenza pandemica è usata anche come arma politica per dividere chi lavora,chi non lavora,chi può e chi non può.
E noi può, dissero i padroni.

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