Il mondo italico ormai si divide in un tripolarismo mediatico e nazional popolare,tagliato con l’accetta, fondato su basi “scientifiche, civili e morali”:
Primo polo :gli antivax fulminati da internet, irrecuperabili.
In subordine i timorosi del vaccino , tanti, anche fra persone che stimiamo e conosciamo.
Secondo polo:no green pass vaccinati,scettici sulle restrizioni dell’emergenza super( Pure il sottoscritto).
In subordine vaccinati normali,con atteggiamenti normali,ma in attesa di supergreen pass.
Terzo polo: gli amanti dell’ umanità,che detestano il prossimo,non vaccinato.
E questi ultimi sono gli estremisti, l’altra faccia della medaglia dell’antivax delle sacre scritture complottiste.
Se penso un attimo alla tragedia dei 140.000 morti,al periodo del comando confindustriale dell'”armiamoci e partite” sui lavoratori che operavano anche senza mascherine nella Bergamasca, “all’io resto a casa” degli abbienti con giardino e attico, non ho nessuna remora a dire che lo slancio filantropico di chi mette al bando i non vaccinati, perché danneggiano la salute del paese, mentre loro si sono sacrificati per il bene comune, risulta retorico e demagogico.
Non c’è nulla di male, infatti, ad ammettere che in molti casi chi si vaccina lo ha fatto per giusta paura del virus,così come chi non lo ha fatto manifesta la stessa paura per il vaccino.
L’autoconservazione di se stessi davanti al dolore,al male e alla morte per alcune fondate filosofie è una semplice scelta che chiama bene ciò che mi aggrada, e male ciò che mi ostacola.
L’atomismo di Democrito,Epicuro,Hobbes non è una bestemmia, è una tesi anti aristotelica e pessimista sull’ uomo che per gli atomisti non è un animale razionale come pensava lo Stagirita,ma un aggregato di atomi che si muovono in spazi infiniti.
Anche secondo Spinoza o Hegel l’autoconservazione della specie non è messa al bando,ma passa per l’autocoscienza del sapere di sé.
Per Kant,il bene è considerare gli altri un fine e non un mezzo.
Nel senso cristiano:non fare agli altri quello che non vuoi facciano a te.
I cultori del bene comune sono tanti, tantissimi, animati da buone intenzioni, ma credo che non hanno bisogno di essere chiamati eroi perchè si sottopongono al vaccino.
Anzi,conosci persone che ne hanno passate di tutti i colori,che subiscono dalla vita drammi e tragedie sanitarie:sono i più comprensivi verso il problemi di salute del prossimo.
Ma le anime belle che disprezzano con toni incivili chi ha paura,ed esita sul vaccino, che vagano nei talk show con il sorriso sprezzante di chi si sente a posto con il mondo le pagano tutte le tasse per sostenere la sanità?
Quando è acclarato che il 90 per cento delle dichiarazioni per fasce di reddito sulle prestazioni sanitarie non è veritiero?
Si astengono tutti gli amministratori delegati del dovere di vaccinarsi dal guidare un po’ alticci potendo causare disgrazie?
Sono capaci di occuparsi degli altri anche se sono “drogati, detenuti, infettati” da virus esotici ed esogeni all’Europa?
Oppure applicano il furore dell’intolleranza per semplice autodifesa, autoconservazione, per egoità meramente materialistica?
Come quelli che sui social ti ordinano di vaccinarti,senza sapere nulla di te.
Abbiamo sentito tutti decine o centinaia di persone affermare che loro il vaccino lo fanno, perchè se no non possono andare a lavorare.
Sono probi e onesti come quelli che vogliono fare un tampone gratuito e che,forse, hanno paura di essere debilitati dal vaccino.
Se il dovere è figlio della paura,disse Nietzsche,la paura è una brutta bestia psichica che coinvolge tutti; va rispettata, non derisa o cassata dalle attività benigne.
Sono semplici considerazioni queste ,davanti alla sicumera e e all’arroganza di antivax pro vax, no pass, propass etc

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