Questa volta non si poteva fare finta di niente,da parte di Salvini.
E così Claudio Durigon si è dimesso ” per il bene dell’Italia”e soprattutto della Lega.
Il sottosegretario che a Latina ha proposto un intervento oggettivamente fascista e filo mafioso sulla toponomastica della città ha scritto una lettera chiarendo che non è mai stato fascista, poi ha chiesto scusa per le imbecillità pronunciate contro le vittime di mafia.
Secondo il brillante ex fascioleghista pentito al posto di una piazza dedicata a Falcone e Borsellino era meglio ripristinare la vecchia dedica a Arnaldo Mussolini.
Così,dato che la Lega è al governo, anche Salvini ha dovuto fare il liberale che sfiducia il Durigon nostalgico,prima che la sfiducia di PD – M5S- Leu mettesse in crisi il nuovo volto di centrodestra del Carroccio.
La morale laica è semplice: l’apologia al fascismo e al nazismo,un fatto quotidiano che da anni ammorba l’aria di mascalzonate coperte da personaggi pubblici di fascisti dormienti,deve pagare un prezzo all’indecenza.
E finalmente chi minimizzava,chi sminuiva,o peggio chi strizzava l’occhio al fascismo del ventennio e a quello filonazista repubblichino, dovrà contare prima di farla fuori dal vaso.
Anche se il nazi fascismo sembra sdoganato anche per chi ha invitato al festival dell’Unità di Bologna un politico di Fdi vicino alla Meloni, che si era fatto fotografare vestito da nazi alla festa di addio al celibato..
A meno che la libertà evocata a gran voce contro la dittatura sanitaria non nasconda la libertà di negare la storia, l’apologia al nazifascismo non dovrebbe dimorare in una Repubblica fondata dall’antifascismo.
Cose dette,ridette,trite,ritrite,ma che sembrano interessare poco i moderati di maniera perché il fascismo è un ricordo del passato,mentre le zecche comuniste sono la realtà del presente.
La presa di distanza da Durigon dal fascismo sotto pressione di Draghi e un po’tardiva.
Da parte di certo leghismo sembra un mezzo per accreditarsi con la faccia pulita presso quell’opinione pubblica che non si dichiara fascista, né comunista,ma è semplicemente anticomunista perché antidemocratica.
Se questo è fare il processo alle intenzioni perché Durigon non è stato dismesso subito?
La doppiezza è il DNA della politica,d’accordo,ma la nostalgia verso la famiglia Mussolini puoi sempre esprimerla in privato..sei non sei fascista

28 agosto 2021 at 22:37
la titolazione della piazza al fratello di Mussolini al posto di Falcone e Borsellino è un favore alle cosche locali che sono compagni di merende di fascisti e mafiosi. Si può pensare quello che si vuole, ma sei sei sottosegreatario delle finanze come Durigon hai giurato sulla costituzionr, quindi hai giurato il falso, Ma è una polemica inutile chi fa apologia al fascismo non dovrebbe partecipare alle elezioni di una repubblica antifascista per coerenza,
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27 agosto 2021 at 17:31
Non capisco tutta questa cagnara per l’ intitolazione di una via in un paese in cui la Chiesa Cattolica vuole fare santo Aldo Moro, con tutto il rispetto per Moro!!! La nostra è proprio una Repubblica delle banane
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