La frase di Chico Mendes è ripresa da un intervista a F.Bertinotti su ,”Domani” dell’ 8 luglio scorso.
Chico Mendes,sindacalista brasiliano difensore della biodiversità, fu ucciso da rancheros latifondisti nel 1988.
Fu un combattente che si occupò di terra e libertà nel segno della grande tradizione socialista.
E Mendes aveva visto giusto.
Bertinotti nell’ intervista sulla sinistra, a vent’anni dal G8 di Genova, sottolinea come la transizione ecologica di oggi nulla abbia a che fare con le battaglie dell’ambiente di Genova e del movimento di Porto
Allegre.
Possiamo dire che la economia green, la fatturazione e coltura di prodotti biologici, le energie alternative, la denuncia sistematica dei disastri idrogeologici e climatici(Germania inclusa) etc siamo tutte eredità del movimento no global oggi surrogate anche dal sistema del neo capitalismo democratico.
E meno male,che,come sottolinea la rivista Left,la semina dell’ambientalismo della Genova di 20 anni fa ha fatto germogliate la consapevolezza che occorre intervenire sul rapporto genere umano e natura in senso deferente verso un nuovo Umanesimo.
Non per niente i forum che oggi da Genova si protrarranno per due giorni riguardano lavoro,ambiente, ecosistema,lotta al capitalismo predatore e criminale di risorse naturali ai danni dei popoli poveri del pianeta costretti a migrare per stare in vita.
Ma, come ricordato sopra, si parla a vanvera di rapporto con l’ambiente in senso capitalistico ,nella norma della ristrutturazione dei processi produttivi in favore del profitto e del consumo.
Quando,mi permetto di scrivere,Marx fece notare a Feurbach che il ciliegio nel cortile dell’Università non era semplice ente naturale,ma natura naturata dal lavoro degli schavi che lo avevano importato secoli prima,voleva dire che è il lavoro il ricambio organico fra umanità e natura.
Se quindi senza la lotta di classe,senza il riconoscimento dei sacrosanti diritti di chi, mutando la natura rende possibile la vita su questa terra, l’ecologismo si ferma solo alla pista ciclabile ( utilissima comunque), questo diventa giardinaggio urbano.
Qui,meglio specificarlo,non si vuole buttare via nessun progresso della lotta ecologista.
Greta Thumberg è il Davide contro il Golia delle multinazionali ,ma la biodiversità di Mendes era la rivoluzione che metteva in discussione la dialettica valore d’uso – valore di scambio: per questo fu soppressa.
Proviamo a mettere in discussione,dal punto di vista ecologico, la ex Ilva di Taranto,ad esempio,e tutti pensiamo istintivamente alla necessità di una sua ristrutturazione in senso ecologista.
Il sindacato, è noto, su questo tema è in ritardo di 20 anni.
Fino a quando gli operai saranno incatenati ad un salario potenzialmente cancerogeno il discorso sull’ambiente da parte dei confederali in quel contesto e’ pura retorica difensiva.
Per questo il movimento rivoluzionario del G8 era all’avanguardia:il rapporto fra lavoro – natura andava liberato dalla dittatura del profitto.
E per questo fu massacrato militarmente,dalla reazione targata Forza Italia,Alleanza nazionale,Lega.
I Ds non solo non vollero capire il movimento,ma si nascosero dietro le violenze dei Black Bloc per fare passare come vandalismo e teppismo l’insurrezione etica di Genova.
A volte, se non sempre, in Italia si deve far finta di fare la rivoluzione,per avere diritto ad alcune riforme essenziali, come quelle dell’ambiente.
Ma i riformisti green per bene si sono persi senza aver fatto manco la finta della rivoluzione.
In fine un cenno alla banalità anti ambientalista.
Vittorio Feltri, che si presenterà come consigliere comunale nelle liste di Fratelli di Italia a Milano,ha esplicitato la sua Summa:meno piste ciclabili.
Fate vobis.

Martedì 20 luglio 2021 corteo da piazza Alimonda h.15
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