Non si sono parole.

Quante volte è stato detto dopo che vent’anni fa a Bolzaneto e alla Diaz, durante il G 8 di Genova, i manifestanti furono sadicamente maciullati da ” ragazzi” delle forze dell’ordine con la copertura dei vertici dell’ordine pubblico, di medici compiacenti, di reazionari antidemocratici in odore di golpismo cileno.

La stessa cosa si è ripetuta a S. Maria Capua a Vetere, nell’aprile del 2020, durante le proteste dei detenuti che volevano essere protetti dal Covid 19.

Le oscene immagini della mattanza sono di questi giorni.

Qui i filmati parlano chiaro: l’estrema destra di Salvini e Meloni, compagni di merende di Orban, si appella alla ragion di stato  delle istituzioni contro il caos di quei giorni, con la stessa postura concettualmente perversa con la quale Pinochet e Videla in Cile e Argentina spiegavano la repressione e la mattanza dei detenuti…

Ricordo benissimo i vari interventi sui social nella difesa dei diritti dei detenuti dell’aprile 2020.

Ricordo anche la reazione scomposta e criminale dei fascio leghisti contro il buonismo che difendeva le vittime.

Anche di tanti  sedicenti democratici che hanno dei detenuti una visione di animali da tenere in gabbia

Costoro avevano dubbi che la Costituzione fosse applicabile in un universo concentrazionario.

Il grido di dolore non basta più.

Il discorso delle mele marce è comodo.

I picchiatori della Diaz, Bolzaneto, S. Maria Capua a Vetere,i torturatori di Cucchi,Aldrovandi ,Hakim,sono le figure storiche culturali e politiche del clima di intimidazione che una parte delle istituzioni esercita  da sempre in Italia contro i dannati della terra per avvalorare la sua violenza omicida.

Non tutti gli agenti di custodia sono aguzzini,  ovvio così come non tutti i tedeschi erano nazisti, gli italiani fascisti,i comunisti buoni,etc

Non vuol dire nulla.

La mia ( vostra) nausea credo sia figlia dell’impotenza.

Quelli della Diaz fecero carriera, promossi con adeguate retribuzioni. Sindacati di polizia e degli agenti penitenziari sono  corporativi e fascisti, serbatoio di voti del nazifascismo 2.0

Ho insegnato a S.Vittore per 7 anni e naturalmente ho conosciuti la umanità di guardie e detenuti.

Ho imparato che nella difficoltà e disperazione vi è gente meravigliosa che  non avrebbe mai avallato la violenza gratuita.

Non tutte le vittime sono innocenti,non tutti i carnefici sono colpevoli,Salvini,Meloni sono impresentabili al cospetto della democrazia.

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