Sui media si leggono centinaia di articoli che lamentano che l’offerta di lavoro c’è, ma mancano i lavoratori,o meglio la voglia di lavorare da parte soprattutto dei giovani.
Il che a prima vista ti urta.
Poi leggi meglio e scopri che soprattutto nella ristorazione,col sedere per terra dopo il Covid,molte volte il discorso e’ questo: il lavoro non manca,ma non si chieda quando,come e quanto si viene pagati,l’emergenza non è finita, o mangi sta minestra o salti dalla finestra..
Alla fine la sintesi,prevedibile, è che sia meglio mettersi in coda per il reddito di cittadinanza, poi fare un lavoretto al nero,in questo modo si campa in due e si frega il terzo.
Ci sono poi quelli che in cassa integrazione lavorano al nero,mi risulta da fonti attendibili che succede pure in Germania..
(Il colosso tedesco DHL è stato messo sotto inchiesta dalla procura di Milano per frode fiscale sui contributi dei lavoratori,tutto il mondo è strapaese).
Il socialismo reale all’italiana, però,risente della tradizione borbonica:un piatto di minestra c’è per tutti,basta che la forza lavoro sottopagata non accampi troppi diritti.
Il monte ore non esiste,il nero impera,ma dove il salario è regolare,come in una ditta di gelati,si sono presentati in 2.500 per 350 posti…
Il fenomeno riguarda lavori a tempo determinato, soprattutto per la stagione estiva, dove i salari sono bassi e al nero.
Dopo il Covid sono diventati nerissimi e bassissimi, come rivelato da varie fonti istituzionali attendibili e come denunciato dagli stessi lavoratori.
Siccome è il mercato che decide il prezzo delle merci e quindi della forza lavoro,nessuna novità,
se non la constatazione classica fra stereotipi:da una parte lavoratori scansafatiche, dall’altra imprenditori alle prese con un costo del lavoro impossibile da sostenere.
La cruda realtà è che la crisi pandemica ha abbassato i salari reali.
E ha pure mandato in rovina migliaia di onesti piccoli imprenditori lavoratori nel settore turistico,che non lucrano sul lavoro nero e sottopagato.
Non tutti quelli che intraprendono sono padroni,dai,molte volte oggi stanno peggio di chi ha uno stipendio sicuro.
Il governo potrebbe davvero mettere una pezza di democrazia reale sul lavoro.
Ad esempio reintroducendo nel Pnrr la soglia del salario minimo garantito per legge, come in Germania e Francia, tanto per cominciare, facendo rispettare la legge sul versamento dei contributi per lavori anche stagionali o brevi.
Che vuol dire che il lavoro, anche se non rende liberi, rende meno mortificante il vivere su questa terra.
completamente gratuito fino all’11 giugno

Rispondi