Adesso sì che la situazione volge al meglio per l’estrema destra italiana: la questione più divisiva d’Europa potrebbe portare anche ad una crisi di governo, a tutto vantaggio delle forze che si riconoscono nei porti chiusi di Salvini – Meloni.
La notizia che 70.000 disperati sono spiaggiati sul litorale libico in attesa di barche, barchini e barconi per arrivare in Italia è una manna soprattutto per Salvini.
Mentre il coprifuoco fra mille dubbi sarà spostato alle 23, oggettivando il movimento reale che dilegua la cena nell’apericena della movida, mentre Bruxelles fa capire che se l’Italia è in prima linea è opera dello Spirito santo e della natura matrigna del Mare Mostrum, gli habituè del blocco navale, i tifosi dei taxi del mare, stanno già oliando i loro mitra metaforici per sparare sul buonismo della sinistra, dei preti dell’8 per mille,e sulle Ong delle zecche comuniste.
I trafficanti si sono riorganizzati e sono pronti al business mafioso.
Stupri e violenze di vario genere nei lager libici fanno solo da sponda ai vari Recovery: chi ha la forza o la voglia di occuparsi di” razze esogene” di un altro continente?
Il presidente del Consiglio Draghi, si recherà a Bruxelles per trattare i ricollocamenti: intanto Lamorgese,ministro dell’interno, tenta di coinvolgere Francia, Portogallo, Spagna e Romania nell’immediato.
Finora la Ue ha risposto picche, come sempre.
Il non detto all’Italia può essere catalogato come diplomazia da bar: beccatevi i sodi dei Recovery e tenetevi i migranti!
Il sindaco di Lampedusa è giustamente disperato, anche se ieri i centri di accoglienza dell’isola sono stati decongestionati con lo spostamento di migranti in Puglia ( 200 minorenni), altri 600 sono stati portati sulle navi in quarantena.
In un’intervista il primo cittadino dell’isola ha dichiarato che ancora una volta i partiti se ne sono infischiati sperando che la questione immigrazione, con la circolazione del Covid, passasse in cavalleria, adesso siamo al solito S.O S da affondamento del Titanic – Lampedusa.
La questione non è se a Salvini o Meloni interessi la vita dei disperati.
La questione è che se il Covid ha aumentato le disuguaglianze in Italia, figurati nel mondo della guerra e della violenza quotidiana su donne e bambini: difficile ragionare sulla legittimità dei confini nazionali quando muori tutti i giorni.
L’Italia in fondo in questo momento è l’unica nazione a proporre corridoi umanitari,pronto intervento di salvataggio,hotspot sanitari e cura dei migranti, ricollocazione volontaria per chi vuole andare in altra parte d’ Europa.
La dottrina Minniti e poi Salvini lascia spazio ai trafficanti travestiti da guardia libica e viceversa e funziona a scapito di chi fugge dalla miseria.
Salvare chi affoga in mare c’entra poco con i protocolli delle cancellerie, quei pezzi di carta vengono dopo la vita degli esseri umani: lo ha indirettamente sottolineato pure Draghi nel suo intervento in parlamento.
A forza di ripetere le stesse cose viene il mal di gola: lasciate la libertà di soccorso a quegli italiani che non la pensano come Salvini e Meloni ( sono una minoranza però e in Europa forse è peggio…)
La sinistra parlamentare che pensa alle riaperture post Covid, non abbia paura di perdere voti riaprendo l’accoglienza.
Aiutati, che Dio ti aiuta.

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