Teresa Bellanova ex ministro dell’agricoltura ha ammesso che il suo tentativo di regolarizzare gli schiavi che lavorano nei campi è fallito.

Matteo Salvini,ex ministro dell’interno, nei giorni in cui la procura di Palermo lo rinviava a giudizio per sequestro di persona nel caso Open Arms,si intestava l’impresa del condono fiscale delle cartelle esattoriali.

Il Bel Paese si sintetizza così, perché il Matteo statista guadagnerà voti sia per la questione tasse,sia per la difesa dei confini della patria nell’agosto del 2019.

E i proletari che lavorano al nero continueranno a farlo, perché non c’è nessuna volontà politica di risolvere la questione.

Senza entrare nel merito se il provvedimento sul condono delle cartelle fiscali ( giusto per chi non ha un euro) e ingiusto per chi paga le tasse ( ognuno faccia i suoi conti…), a pagare caro e tutto sono sempre quelli che non sono soggetti interessanti per guadagnare voti.

La ,”cicciona” Bellanova di Italia viva,cosi chiamata anche da sinistri idioti ammalati di misogenia che pullulano sulla Rete. ci ha provato, magari male, ma lo ha fatto.

Solo che sa benissimo che mancando il personale negli ispettorati, nelle prefetture, nei comuni per la messa in regola, la riforma non può andare avanti.

Anche perché,cosa probabile, i braccianti sono ricattati dalle mafie, che portano consenso.

Se paghi chi lavora al nero evadi il fisco,il condono fiscale continuo sulla pelle degli sfruttati in questo caso è un crimine.

Odore di zolfo non solo per Salvini,dunque.

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