La pubblica opinione è concorde nel denunciare il film dell’orrore a cui stiamo assistendo sui vaccini in varie regioni italiane.
Soprattutto, per quanto ne so direttamente, nella Lombardia che prima del Covid era vicino all’Europa.
Ci sarebbe da insorgere per quanto denunciato da Mario Draghi in Parlamento.
Non solo 29 milioni di dosi di Astrazeneca imboscate ad Anagni,ma soprattutto la vergogna che in alcune regioni i poteri forti delle varie lobbies si siano abbuffati di vaccini a scapito degli anziani-
Avvocati, professori universitari con atenei chiusi, poteri storti, ballerine, cuochi, professori d’orchestra, solite consorterie affaristiche di classi “digerenti’ il sottogoverno convinte di essere dio in terra, sembra abbiano lucrato sulla tragedia in atto.
Il capo della protezione civile Fabrizio Curcio, ha dichiarato un po’ in ritardo: ” ora si vaccini solo per età”.
In Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte dove il virus colpisce duramente, senza vaccini, lo sanno anche i sassi, vi è maggiormente la possibilità di ammalarsi da parte della fascia di popolazione fra i 70 e 89 anni: ma in ogni regione si fa da sé nella completa disunità d’Italia.( cfr. Domani 24.3).
Da quando sono stati distribuiti i vaccini, quindi, più o meno tutte le categorie professionali si sono dichiarate a rischio e hanno avuto il via libera dal governo Conte.
Tutti quelli che vivono di raccomandazioni, poi, si sono precipitati nello strutturale” lei non sa chi sono io” per accaparrarsi quella iniezione di salvezza che è un vero miracolo scientifico, se si pensa con quale velocità il vaccino o i vaccini siano stati messi sul mercato.
Così i soliti anziani, che non hanno santi in paradiso, sono in trepida attesa di un parto di intelligenza che stabilisca la priorità della loro età come elemento per curarsi dal Covid.
Scrivo in modo assolutamente autoreferenziale, sto di fatto nel partito degli anziani e ne sono contento.
Non sono raccomandato ,nè sono della commissione Antimafia.
Nè sono un giornalista di grido che grida.
Insomma sono un ” cittadino normale” che vuol essere trattato secondo le disposizioni vigenti, insieme o dopo ad altri milioni di” vecchi”,che stanno peggio di me.
Quei politici e giornalisti che fanno a gara nel denunciare il malgoverno e che sono stati anche i primi a saltare la fila,con motivazioni sacrosante per i loro parenti che hanno, come tutti gli anziani, le fragilità umane e naturali del loro status vitae,non sono un problema,sono solo patetici.
La vera sciagura, dunque, sta sempre nel doversi armare di pazienza e sopportazione ( lo dico soprattutto per chi a ottant’anni non è stato ancora convocato per vaccinarsi).
Ma in Italia essere cittadino italiano non è normale, se hai bisogno dello stato di diritto e non sei un furbetto del vaccino.

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