Un furibondo Sergio Mattarella in dieci minuti di discorso ha sintetizzato il disastro compiuto da Renzi e dal pasticcio cromatico giallo – verde- rosso – nero: o vi beccate Draghi oppure andate al voto con le conseguenze che tutti sanno.
Mario Draghi, ex presidente della Bce, liberale stimato in tutto il mondo, eccellenza del genio italiano della finanza è il politico che assicura a tutta Europa il quantitative easing.
Che secondo definizione dell’Enciclopedia Treccani significa” alleggerimento quantitativo, cioè politica messa in atto dalle banche centrali per creare moneta mediante l’acquisto di titoli di stato e altre obbligazioni sul mercato”
Questa definizione non è accademica: le borse europee, soprattutto quella di Piazza Affari hanno salutato l’arrivo dell’Uomo della provvidenza al Colle con un boom di acquisti, in attesa di speculare sulle prossime vendite, ovvio.
Così Conte, che aveva capito che sarebbe entrato da papa al Quirinale per uscire da cardinale, è stato per ora liquidato, Renzi si gode la vittoria su Conte perchè ha rotto il patto Pd, Cinque stelle Leu che lo vedeva tagliato fuori per sempre dal tavolo del poker del potere.
I Cinque stelle sembrano abbiano detto no a Draghi: è un antipopulista.
La Lega con Salvini vorrebbe andare al voto, ma è fermata dall’europeista Giorgetti, la Meloni è per una soluzione nazionalista di estrema destra ( contro i liberali contro la sinistra) il Pd e Leu ( che secondo me è il meno peggio) sono in difficoltà per un semplice e scontato motivo:
si potrà governare, eventualmente, con l’appoggio esterno dei parafascisti di Salvini e Meloni,?
Zingaretti, il prudente, sarà capace di fare qualcosa di sinistra con un rigorista come Draghi che per certi versi ricorda nella postura intellettuale Mario Monti?
Non è che arrivato Draghi rancori, odi, lotta pe le poltrone etc cessino immediatamente, le macerie dell’esperienza della terza repubblica con il movimento Cinque Stelle primo partito italiano si è chiusa ieri quando Fico, presidente della camera, è stato silurato dal fondamentalismo del Blair di Rignano.
Ma queste sono scemenze, monumenti all’imbecillità di una classe poltica fra le peggiori del dopoguerra che deve affrontare la crisi sanitaria ed economica di un paese allo sbando, non solo per colpa del Palazzo..
Il presidente della repubblica è un galantuomo, Draghi un super professionista della politica economica che si accinge a salvare il paese cercando di far quadrare i conti con interventi umanitari verso i più deboli..
Al politicume sgangherato ( senza generalizzare, però) conviene salire al Colle, fare bene i conti, e capire che fuori dalla Bce e dal Recovery Fund ‘c’è il nulla.
Solo che con questi un governo di alto profilo non solo non si può fare, ma non si può manco immaginare.
Uscire dalla pandemia, fare i vaccini, fermare i licenziamenti, prendere i capitali del Recovery, distribuirli equamente, aiutare chi è in difficoltà senza fare una rivoluzione, ma manco una riforma sarebbe il massimo per i cultori del gattopardismo.
Più che Draghi ci vuole una trilogia teologica; fede, speranza, carità.

correzione :dal 6 febbraio al 10 febbraio gratuito completamente
8 febbraio 2021 at 14:29
hai ragione ma meglio un riformista liberale che cialtroni parafascisti, ciao
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4 febbraio 2021 at 16:12
BENE, e’ arrivato Draghi,ineccepibile amministratore di Capitali, non ci si puo’ allarmare ma non pensiamo che un Bancario faccia gli interessi del popolo, gridare ALLARMI, si vedra’, per adesso staremo vedere se un Salvini sacrifichera’ gli ideali di aquila reale, Meloni buona a geridare senza consigliare in che porto approdare, Berlusconi l’unico che puo’ dire ALELUIA, essendo compagno di merende. Chi vivra vedra’ sempre che il covid non lo richiami prima, il Vascello e’ in alto mare senza comandante, la ciurma e’ in rivolta a parte DiMaio Zingaretti, due Capri pronti a essere immolati, chi perdera’ di piu’ sara Zingaretti se riuscira’ ad accopiarsi con Salvini, le prossime elezioni lo vedranno decapitato.
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