The Donald prima di prendere l’elicottero che lo conduceva lontano dalla Casa Bianca ha promesso che fonderà un suo partito.
In Italia, se fallisse il piano dei volenterosi, Giuseppi ha già dichiarato che ne fonderà uno.
” I partiti sono morti”ha sintetizzato Andrea Causin ex di Forza Italia, prima di votare la fiducia al governo.
Quello che Meloni e Salvini denunciano come il mercato delle vacche ( senti chi parla) è quello della notte nera delle vacche nere ( Cfr. Hegele questo blog 2016), se si vogliono evitare elezioni a questo punto è meglio far salire sul carro l’indifferenziato del partitismo.
Cogliere il simile dal dissimile e il dissimile dal simile è opera dei perfezionisti della politica dell’antipolitica, così a spanne e con molta pancia, oppure ingenuità popolare, quello che è venuto fuori dalle due giorni di dibattito alla Camera e al Senato sulle sorti del governo è invece di una tale tristezza da sotterrare sotto una risata.
Se non fosse che la situazione è davvero tragica, la satira potrebbe consolare della finitezza della miseria dell’uomo, la nobiltà, invece non abita” nella stanza dei bottoni” (Cfr. Nenni).
Il Grande vecchio dell’antipolitica, del qualunquismo para – fascista, del ritorno del Ducismo maschilista Mister B, ne fece uno sulle macerie di Tangentopoli, fu votato dal 38 % degli italiani: oggi passa come un moderato anche per via dell’età.
Ma se la poltica è così degenerata perchè allora tutti si fanno un loro partito, partitino, listone, listino?
In questo anno di pandemia è nata Italia Viva di Renzi, Azione di Calenda, Cambiamo di Toti, forse nascerà Insieme di Conte; si potrebbe dire che la corsa al potere è stretta, ma affascinante.
Faustone Bertinotti, sempre lui, intervistato sulla crisi ha esplicitato il verbo rivoluzionario.
Ha ripreso il “Via tutti di Podemos” in Spagna, lui si è messo fra quelli che non andranno via mai, è fuori dai giochi, ma non dalla commedia…
Così c’è tutto un antagonismo “de sinistra ( Pci,Partito dei Lavoratori, Potere al popolo….) che a cento anni dalla fondazione del Pci è in cerca di un nuovo Gramsci, tutti sono liberi di farsi un partito, basta votarli o non votarli e la giostra continua.
Starsene fuori e fare politica non non si può,è passatismo novecentesco,è non prendersi le responsabilità di servire la Repubblica…..ma quante balle….
Diceva Nagel un generale tedesco dello stato maggiore nel 1941:”ciò che conta non è quello che è vero o falso, ma solo quello che viene creduto”
Dai facciamo un partitino, un partitone, una parte in commedia…

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