321 voti alla Camera, 156 al Senato ( maggioranza relativa).
Giuseppe Conte ha vinto il primo tempo con Renzi ( che si è astenuto…) ma rischia di perdere la partita ai tempi supplementari dove la Var della Casellati non è prevista.
La metafora calcistica evita quella guerresca. Non c’è stata guerra di idee in Senato.
Anche se incombevano le cifre delle migliaia di morti, della crisi economica e di quelli che attendono che il governo faccia qualcosa di incisivo in questo periodo.
C’è stato un gran baccano per il mercato delle poltrone, tutti i contendenti hanno ribadito che le loro scelte sono ideali e fatte per il bene delle nazione: la retorica ha guidato i discorsi di Conte, quelli di Renzi, quelli di tutti gli schieramenti.
Il presidente del Consiglio si è dimostrato perdente dal punto di vista politico.
Il suo arroccamento in difesa di se stesso e dell’esecutivo ha avuto bisogno del voto di post democristiani ( Sandra Lonardo ), post fascisti ( Barbara Polverini), socialisti post craxiani ( Riccardo Nencini) post cinque stelle no vax con residenza su un albero ( Lello Ciampolillo) ed ex Forzisti ( Albero Causin e Maria Rosaria Rossi).
Il programma di rilancio dell’esecutivo dovrà avvenire in due settimane, Giuseppi, Franceschini, Pd e compagnia giallorossa a questo punto sono pronti a imbarcare tutti anche con mosse e trattative disperate.
Il Colle vigila senza bisogno che la Meloni, ipocrita sguaiata che salì sul carro di Scilipoti, glielo ricordi, se si procederà solo ad un rimpasto oppure ad un Conte ter lo dirà la cronaca.
Ieri al Senato il presidente del Consiglio ha palesato notevoli difficoltà, ha dovuto promettere a tutti qualcosa per non andare a casa, ma nelle commissioni senza due senatori a vita e con la maggioranza di un pugno di voti sarà il Vietnam della legislatura ( a parole perchè alcuni di Italia Viva potrebbero rientrare in qualche ministero o sottosegretariato).
Se gli stessi politici di professione non hanno capito i motivi della crisi, figuriamoci i cittadini alle prese con la croce quotidiana.
Anche se l ‘adesione all’appello della ” Rete Antifascista” per salvare il paese di Anpi, Arci, Sardine, Pd, Sinistra italiana, Cinque stelle, Cgil mette insieme il migliore dei mondi possibili come nobile e inderogabile sostegno al governo Conte.
In pratica un programma di lotta e di governo, come quando non sai più cosa fare, ma hai molto da dire.
Tutto bene pure per chi non ha occhi per piangere?
A parte che Conte chiamò il governo Trump governo del cambiamento, ricambiato da un Giuseppi da parte di the Donald ( mentre Renzi per la cronaca era ed è stimato da Obama) far passare l’attuale presidente del Consiglio come il nuovo leader di un fronte popolare è patetico e triste.
Non si dice nulla di concreto sui passi da fare per uscire dalla crisi al di là di resilienza, resistenza salute lavoro , riforme strutturali…..e il bla, bla, bla dell’ultimo lustro.( il vuoto del Recovery Plan ha fatto votare no persino la Bonino…)
Se gli occupati vivono di straordinari, o di doppi lavori quelli in cassa integrazione, se milioni di persone non sanno come sbarcare il lunario, se i rider e gli invisibili sono tra i più poveri d’Europa, la retorica della democrazia parlamentare può diventare un lusso, come il rispetto della costituzione, ( vedi gli Usa e poi muori) .
La maggioranza è tutta da verificare, ci sono troppe cose da fare : oggi il voto unanime di maggioranza e opposizione sui ristori è un atto dovuto, già deciso prima della crisi.
Renzi è uscito malconcio, ma è un perdente talentuoso e poi tutti sono d’accordo nel dire che non sono questi i problemi veri dell’Italia.
E ipocrita poi fare quelli che mentre Conte si occupa di poltrone loro si occupano del bene del paese: Salvini e Meloni hanno fatto pena oltre il limite della decenza.
Ha vinto Conte, ha perso la politica, ha vinto l’intrallazzo: succede tutti i giorni nei palazzi del potere.
Ma, per favore, non dite qualcosa di sinistra, fate almeno qualcosa di centrosinistra.

22 gennaio 2021 at 13:30
sono d’accordo,Conte è democristiano doroteo, Renzi va per il blairismo da avanspettacolo, cosa vuoi fare, ballimo coi lupi ciao
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22 gennaio 2021 at 12:08
uè,collega,come mai non ti ho incontrato prima.Giuseppi è un personaggio di un POSTO AL SOLE, LA CRISI è STATA APERTA DA ITALIA VIVA, la destra , la lega e Forza italia cavalcano la tigre e sono all’opposizione, Mattarella sta per andarsene, il Covid c’è ancora e la crisi di governo continua anche se non è caduto ancora!Che si fa? Elezioni per sprofondare ancora di+?Oppure rimpasti e quali? Governo tecnico e vediamo quanto dura!
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