Matteo Salvini inizierà il 3 ottobre il tour che preferisce: quello nelle aule giudiziarie della Repubblica.

Così potrà dimostrare, cominciando da Catania, di aver difeso i confini nazionali quando era ministro dell’Interno dall’invasione di 132 migranti della nave Gregoretti sequestrati fra il 27 luglio e il 31 luglio del 2019.

Secondo i giudici delle indagini preliminari si tratta di sequestro di persona aggravato, il Senato, come si ricorderà, aveva concesso l’autorizzazione a procedere contro il commodoro della Padania.

I big della Lega sono già mobilitati per dare sostegno al paladino degli italiani perbene di origine cuacasica, ma anche i Cinque Stelle fanno blocco sulla reintroduzione della protezione umanitaria fra le motivazioni dei permessi di soggiorno discussa ieri nel Consiglio dei ministri e rinviata a lunedì.

Il Covid, ha spazzato via l’emergenza migratoria, o meglio quasi tutto continua come prima tranne per alcune accortezze messe in atto dal governo giallorosso ( i porti chiusi non ci sono più, anche se non sono così aperti come sembra).

I re tentenna sui diritti dei disgraziati ( Cinque stelle in primis), ma anche i vagabondi dei diritti umani, quelli che si erano impegnati questa estate a controllare in modo inflessibile, a sinistra, come sono costretti a vivere i migranti dall’Africa ( cfr. Paolo Mieli Corriere della Sera, e la dice tutta) si sono dileguati dopo aver stanziato 10 milioni per la Guardia Costiera libica.

Insomma in mezzo al mare, sperando nel dio dei fuggiaschi e dei clandestini, c’è sempre poca speranza per barche, barconi e barchini, anche se i fans dell’umanesimo cosmopolita del Papa sono tanti nei giorni in cui non ci sono sbarchi.

Venerdì scorso nel silenzio più assordante la Mar Ionio, l’unica nave che al momento può salvare vite umane, è stata bloccata……

I Cinque Stelle, poi, sulla questione sono patetici: il Dibba terzomondista, ad esempio, quello che tiene il quarto mondo nello zaino delle cose da vedere, sui viciniori africani è lontano e assente, l’Udeur forse lo era meno.

Insomma cambia la politica, cambiano i governi, cambiano le stagioni,sperando che Salvini, il capitano con la macchia della paura e della menzogna, liberi la zona grigio – nera dei diritti umani dal senso di colpa.

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