Non serve studiare, lottare sui luoghi di lavoro, mobilitarsi, fare volontariato, fare qualcosa di utile per gli altri.
Per fare politica, quella vera, quella che produce potere bisogna sporcarsi le mani in un paese dove l’intrigo, la criminalità, la ragion d’essere di una classe dirigente corruttibile e corrotta detta legge.
Ma sporcarsi le mani, metterci la faccia ( che non sia da pirla),tentare di governare la democrazia sgangherata finora è servito a poco.
Così nel marasma di questi giorni dove si mescolano la riaperture delle scuole, i militari che rincorrono i migranti,la crisi del turismo che falcidia l’occupazione, l’unica strategia utile è prorogare uno stato di emergenza perchè, comunque, la salute viene prima di tutto,
Con questo non si vuol dire che l’Italia sia priva di speranze, di futuro di prospettive, di rinascita” risorgimentale”.
Ma prima ci vuole una robusta pars destruens, un’opposizione reale per tentare di abbattere i muri di omertà che non permettono la piena democrazia.
Il governo Conte non può essere di sinistra, perchè i Cinque stelle governavano con la Lega, inutile giraci attorno e fare gli alchimisti parlamentari.
Il governo Conte non lo puoi far cadere, cadrebbe a destra e sarebbe un omicidio politico.
Ma il governo Conte non lo puoi far cadere a sinistra perchè sarebbe un suicidio.
E quindi balla coi lupi, senza frequentare cattive compagnie…nell’indistinto democratico, come sottolinea Ezio Mauro, che è il generone del potere per il potere.
I fatti dei carabinieri di Piacenza, denunciati magistralmente da Saviano che non ha mancato di avvertire nella vicenda la presenza dei clan,il balletto indecoroso e privo di umiltà su come spendere il Recovery Fund, la mancanza di unità “razionale nel bene” ( che non vuol dire il nazionalismo parafascista), è la stucchevole testimonianza di un società che non sa dove sbattere la testa, sempre che abbia una testa.
Si continuano a negoziare sui diritti umani dei migranti rimandati in Libia,si fa la faccia feroce da parte dello stato con i più deboli, si tollera l’evasione fiscale alla Fontana senza metterci una pezza drastica ( chi è evasore in prossimità o a casa, ricicla i soldi in paradisi fiscali, si mette d’accordo con i potentati locali per dividersi le torte va perlomeno rimosso), sono debolezze di una sinistra di governo del vorrei ma non posso.
Altro che Unidad Popular,qui ci si arrangia con vecchie ammucchiate pannelliane,con corporazioni di peones alla ricerca di un posto al sole.
Ma la cosa migliore forse è quella, lo dico con tutta umiltà, di concretizzare una robusta cultura del maiale: non buttare via nulla di democratico e positivo basta che abbia il solito confine della decenza: l’antirazzismo, l’antifascismo,la lotta alle corporazioni e alle clientele, all’omofobia e al capitalismo criminale..
Non dirlo, ma farlo subito domattina, come direbbe il Salvini che pare reduce da una sbornia di presunzione e malafede di quelle storiche.
Che poi uno vada a votare quello che vuole e come vuole ( la libertà ha il suo prezzo).
Il potere non logora, corrompe a tutte le le latitudini
Soprattutto per la sinistra, che come si sa, dai tempi di Togliatti, deve sempre far finta di fare una rivoluzione per fare almeno delle riforme.

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