Ieri alle 9,00 all’altare della patria Mattarella e Conte hanno ricordato l’Italia dei morti per il Covid aprendo le cerimonie per la festa del 2 giugno.
Poi alle 10.00, nel giorno nel quale si ricorda il referendum del 2 giugno 1946 con il quale gli italiani scelsero la via democratica e repubblicana nata dalla Resistenza, si è rivista l’estrema destra parlamentare in piazza a Roma e Milano.
A Roma Salvini, Meloni e Tajani (un po’ in disparte) hanno sfilato con uno striscione tricolore di 500 metri
Non per ricordare una data fondativa della storia d’Italia, ma per chiedere a gran voce le dimissioni del governo Conte, reo di aver portato l’Italia del Coronavirus sempre più in miseria perchè, super – burocratico e troppo filo – europeista, è incapace di affrontare la crisi economica.
Durante l’affollato mini corteo selfie a go-go e niente distanza: la rivoluzione nazionalista ha esordito nella più becera imbecillità.
Quasi una provocazione.
Tutto” quasi” legittimo,dunque, ma è strano che i fascio – leghisti abbiano celebrato una ricorrenza alla quale non hanno quasi mai aderito con passione visto che la Repubblica è nata dalla Resistenza.
Mentre Mattarella a Codogno,( acclamato da una folla commossa), esaltava un’unità d’Italia necessaria per rialzarsi, poche migliaia di persone, ma rappresentative dell’opposizione, hanno sì chiesto collaborazione al governo per risolvere l’emergenza economica:ma più che altro questa era l’ipocrita rappresentazione della sfilata..
La destra reazionaria ha voluto appropriarsi della rabbia sociale in vista delle elezioni in autunno, il 2 giugno è stato l’esordio di una campagna elettorale permanente nel giorno dell’unità repubblicana.
E quello che è accaduto nel pomeriggio a Piazza del Popolo è stato l’ennesimo segnale poco incoraggiante per la democrazia.
Si tratta del fascismo extraparlamentare, della nostalgia repubblichina, del razzismo delle curve, dell’odio contro la sinistra, del nazionalsocialismo 2.0, delle infiltrazioni mafiose, insomma della voce del popolo – ciurma che vota i “moderati” fascio – leghisti.
Gli arancioni di Pappalardo, i no wax, i negazionisti del Covid, le milizie nere di” Marcia su Roma”, casa Pound, Forza Nuova hanno insultato ripetutamente Mattarella, lo stato democratico e con la loro indegna gazzarra indirettamente pure i morti di questi mesi.
La sinistra ha ricordato la storia della repubblica con varie iniziative, il partito comunista di Rizzo ha manifestato compostamente contro il governo, ma lo sfregio alle istituzioni da parte fascista c’è stato anche ieri.
Che Dio la mandi buona.
Noi siamo qua.
Oggi via libera a tutti.

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