E’ tempo di neologismi, di nuove categorie teoretiche, di nuove castronerie culturali all’insegna della raccolta indifferenziata dei bottegai dello spirito.

Per cui i falchi dei governi del Nord Europa + Austria contrari ai sussidi da 500 miliardi ( Ricovery Fund) a fondo perduto in aiuto ai paesi del sud Europa vengono chiamati in english “Frugal four”, in onore dei Fab four beatlesiani, quelli del Sud, Grecia, Italia, Spagna,Portogallo, “Club – Med”.

I primi sono parsimoniosi ” Frugali” ( Danimarca, Svezia, Olanda, Austria), i secondi cicale , pasticcioni latini,evasori fiscali….

La visione di un’Europa che esalta le proprie virtù per nascondere i propri difetti viene fuori ogni volta che c’è da mettere mano al borsellino: non è la prima volta, nè sarà l’ultima, anche se ad ogni incidente di percorso si ridice che bisogna rifondare un Europa dei popoli…

Mentre la Merkel e Macron cercano una mediazione che faccia stare in piedi i propri governi e il proprio Pil, le contrapposizioni dei nazionalismi mette in chiaro il fallimento della solidarietà fra nazioni.

Come si fa, infatti, da parte di rigoristi da paradiso fiscale ( Olanda – Fca),e dalle altre integerrime economie parsimoniose a non capire che l’economia italiana che traballava anche prima, con il Covid 19 è andata in al macello?

Questo vuol dire che le ipocrite politiche nazionaliste si abbatteranno non tanto sui governi del club Med, ma soprattutto sulle condizioni di lavoro di milioni di lavoratori.

L’Italia, che contribuisce al bilancio Ue più dei 4 paesi rigoristi insieme,dato il suo debito pubblico, non può pretendere quattrini a fondo perduto, secondo i paesi Frugalisti: in altri termini dovrà ridurre il debito in tempi di disoccupazione e crisi perenne.

Ma per ridurre il debito pubblico bisogna ricorrere ad una spending review da far impallidire Cottarelli e pure il senatore a vita Mario Monti.

Nel senso che in teoria i soldi ci saranno se il governo italiano saprà mettere mano a quelle riforme ” strutturali” che nessuno vuole perchè impopolari da sempre.

Salvini e Meloni, ad esempio, non sanno che pesce pigliare: se sono troppo vicini alla destra estrema di Ungheria e Polonia contano poco o nulla a Bruxelles, se si avvicinano troppo ai liberali del Ppe cade la bandiera populista – nazionalista; come potranno vincere le elezioni se non promettono soldi a tutti?

Danimarca e Svezia hanno governi a guida social – democratica, Austria e Olanda al contrario esecutivi liberali di destra, mercoledì a Bruxelles si tenterà l’ennesima mediazione:800 miliardi emessi dall’Ue tramite eurobond, 400 a fondo perduto…almeno così sembra.

Il nazionalismo, comunque, vince quasi in tutta Europa, il razzismo strisciante serpeggia nella panza del qualunquismo delle società di massa, l’internazionalismo è andato a farsi benedire prima verso la disperazione del proletariato africano, poi verso i popoli del sud Europa.

La distanza socialista dalle giravolte capitaliste nazionaliste, sarebbe auspicabile,proponibile:ma chi l’ha può fare in Italia?

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