“Nessuno sarà lasciato solo, nessuno sarà lasciato indietro”, a ciascuno il suo.
Non c’ tempo per piangere i morti, bisogna pensare ai vivi.
Ma si va verso una catastrofe economica che viene da lontano: -15% del Pil,spread a 270 punti, minore entrate fiscali per 26 miliardi e domani c’è l’incontro a Bruxelles per recuperare mille miliardi di euro per fronteggiare la depressione economica in Europa.
I partiti si azzuffano desiderosi di non perdere il potere sull’elettorato
Lo sottolinea non schieramenti populisti di sinistra ma il Censis,economisti liberali borghesi: Calenda, ad esempio, ha evidenziato che in Italia la guerra civile fra i partiti si fa solo a parole, perchè nella sostanza tutti aspettano il bonus dello stato.
L ‘ipocrisia delle facili promesse, delle scorciatoie della retorica governativa, regionale, padronale è sistematica: più disgraziati si sono prodotti in questi vent’anni di neoliberismo manesco e feroce più alla fine anche gli invisibili diventano un pre – requisito della filantropia umanistica.
Voglio dire che per ora, “soli“, sono morti gli anziani, “soli” sono rimasti soprattutto medici e infermieri senza mascherine e tamponi,che per salvare gli altri hanno sacrificato la loro vita.
Coloro che stanno in case fatiscenti, popolari, urbane,nei ghetti, nei dormitori pubblici, nelle carceri sovraffollate, nei reparti psichiatrici sono gli altri malati di solitudine cronica. ( non fosse per il volontariato sarebbero morti di fame nelle grandi città).
Quelli che è meglio tenere a” distanza sociale” dalle riforme epocali che non saranno mai fatte, sono attualmente l’agnello sacrificale al capitalismo, l’effetto collaterale del migliore dei mondi possibili esaltato dalla politica inutile, frivola,demagogica di tutta la classe dirigente italiana.
L’ esaltazione dei “miserabili”, di quel letame dove nascono i fiori perchè dai diamanti non nasce niente, è buona per cantare dai balconi De Andrè e non solo Azzurro di Conte: guai a non riempirsi la bocca di pauperismo,tanto per mascherarsi da gente caritatevole.
Però il partito dei super garantiti della classe dirigente tiene in scarsa considerazione la folla di ultimi che dovranno essere i primi solo nel regno dei cieli.
E per quanto riguarda la rivoluzione tecnologica,pedagogica,informatica sbandierata dall’unanime consenso che “nulla sarà come prima”, quando deve pronunciarsi sull’Ilva non solo latita, ma si nasconde dietro il Pil e dietro le contingenze dell’economia reale.
La lotta fra guelfi e ghibellini,Bianchi e Neri,Nord e Sud, governo e opposizione fascisti e antifascisti di comodo tiene poco conto delle ingenti ricchezze nascoste in Italia.
Far finta che ci siano soldi per tutti solo perchè ci saranno gli eurobond, senza toccare nulla delle ingiustizie sociali, delle sperequazioni di classe presenti, delle pastoie burocratiche che non impongono la ragion di stato agli amici degli amici, è la vera unità nazionale.
Così l’idea di una patrimoniale sopra gli 80.000 euro è sparita, l’idea di un’assunzione di massa per le opere pubbliche ancora non si vede, un uso dell’informatica in funzione di una trasparenza non esiste, di un salario garantito manco a parlarne.
E i beni dei mafiosi, conniventi da sempre con una borghesia affaristica e criminale,fluttuano nelle banche europee pronti a convertirsi in liquidità.
Un generico salto coraggioso verso il nuovo modello di sviluppo riguarda tutto: tranne lo strapotere delle classi dominanti convinte di farla pagare a chi non ama la solitudine, ma deve sopravvivere solo con la propria forza . lavoro in un mercato che tratterà il proletariato sempre di più come una merce svalutata visto il rapporto domanda – offerta.
Leggi Marx, e poi sparati…..ciao

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22 aprile 2020 at 15:48
grazie a te Gianfranco, ti ricordo con stima,ciao,
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22 aprile 2020 at 15:46
Da tempo condivido i tuoi articoli: Oggi soprattutto. La vera questione rimane sempre la lotta di classe. Complimenti e un abbraccio!
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