Luoghi comuni e mezze verità hanno fomentato le polemiche fra rigoristi europei del nord ( Germania e Olanda in primis), e l’Italia, distrutta o quasi dalla pandemia di questi giorni.

L’accordo trovato all’Eurogruppo di una di dotazione del fondo salvastati senza imposizioni di austerità e solo per spese sanitarie non cambia molto la fragile solidarietà europea.

Mark Rutte e Angela Merkel, d’altronde, il prossimo anno vanno ad elezioni, e non hanno nessuna intenzione di aiutare il Sud Europa. reo di vita bella e poco seria.

Il giornale tedesco Die Welt ha pure titolato che la mafia sta aspettando i soldi della Ue.

Vergognoso che lo dicano in Germania, dove i post nazisti aspettavano i soldi degli americani e degli europei nel dopoguerra per uscire dalla catastrofe della seconda guerra mondiale ( già detto, più volte, ma ripetere a volte giova),

Ma, per onestà, non solo Der Spiegel, altro quotidiano tedesco si è dissociato dalle violenze verbali di Die Welt, ma ieri lo stesso ex cancelliere socialdemocratico Schroder si è detto favorevole ai bond europei , affermando che la Germania deve restiuire ciò che ha avuto.

Purtroppo, però, è anche vero che le mafie sono pronte all’assalto della diligenza del denaro pubblico.

Noi lo sappiamo, lo denunciamo, non lo neghiamo e il fatto che a Roma un imprenditore sia stato già arrestato per una truffa sulla vendita e distribuzione di mascherine non è un allettante messaggio per l’Europa dei ” nordisti” ( dopo ogni terremoto o catastrofe, sciacalli e mafie hanno sempre fatto ottimi affari, comunque).

Il bello è che nei paradisi fiscali come l ‘Olanda, che permette tasse agevolate per le industrie italiane , spagnole francesi etc, ci sono soldi che potevano essere utili al bilancio italiano, ma questo dettaglio ai” tuli ,tuli, tuli pan,” non interessa, e infatti continuano a votare contro la nascita degli eurobond.

Le basse polemiche fra gli stati europei nascondono egoismi gretti, è vero, ma pure constatazioni di fatto.

Corruzione, mafia, sono universalmente riconosciuti nel Belpaese come un anti – stato che una parte dello stato ha anche volutamente ignorato se non avallato in termini di corruzione territoriale.

Gli eroi ante virus, Falcone e Borsellino, gli agenti e i sindacalisti uccisi nella storia d’Italia non sono invenzioni de nordici.

Oggi moriva il Cristo secondo tradizione cristiana, per alcuni un falso profeta, per altri il figlio di Dio, ma lo stare in croce per i poveri cristi schiacciati fra la necessità di curasi è quella di campare non è una metafora, non è un principio di salvezza eterna.

Ognuno ha la sua alienazione, la Croce è quotidiana per tutti, ma c’è modo e modo di stare in Croce anche in Europa.

Per questo il messaggio del papa del ” nessuno si salva da solo” è durato il tempo di una settimana.

Si assiste infatti in Europa e nel mondo all’inevitabile effetto del “si salverà chi può”; protezionismo nazionalista, doganale,regionale,e paesano sono le dimensioni del coronavirus percepito.

E poi come scordare che alla domanda ” volete libero Gesù o Barabba” la plebe scelse Barabba?

E poi ci sono i nazionalisti local, regionalisti differenziati, che ora si trovano a combattere contro i nazionalismi del Nord, nel secolo scorso il nazionalismo portò in dote 50 milioni di morti.

La chiusura delle attività prorogata al 4 maggio è la soluzione più ovvia allo status della pandemia, pretendere una data certa per sapere quando si uscirà dalla crisi e come voler sapere la data della propria dipartita dal regno dell’uomo.

Ma i poveri cristi non possono essere eliminati, il nessuno resterà indietro è una bugia grossolana, il servizio sanitario nazionale è stato ottenuto con fior di lotte e sacrifici dai poveri cristi scesi dalla croce per sgranchirsi le gambe.

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