Hans Frank tedesco, governatore della Polonia, intellettuale, avvocato,nazista, sterminatore di ebrei nella Polonia annessa al Terzo Reich dopo il 1939, fu condannato per crimini contro l’umanità nel processo di Norimberga: fu impiccato il 16 maggio 1946.

I governanti tedeschi, dopo 80 anni , dovrebbero far tesoro delle parole di Hans Frank.

Soprattutto oggi che occorre una politica di solidarietà europeista contro il virus.

Perchè si sono dimenticati pure che il debito della Germania dopo il 1945 era di 29,7 miliardi di marchi di allora.

La Germania, che mai avrebbe potuto pagare simile debito, nel 1953 fu aiutata sia dagli Stati Uniti, ( la guerra fredda cancellò non solo il debito, ma anche i crimini nazisti, non fosse stato per il Mossad anche Eichmann sarebbe morto nel suo letto..), ma anche da Italia,Francia, Spagna, Belgio che consentirono che il debito pubblico fosse dimezzato.

I tedeschi hanno la memoria corta: negli anni trenta Hitler fece credere che la sconfitta del 1918 fosse opera del sabotaggio di ebrei e comunisti.

Nell’ultimo dopo guerra revisionisti come il prof.Ernst Nolte, che ebbi la sciagura di intervistare, sosteneva che in fondo il Terzo Reich non era stato altro che il il tentativo di realizzare il sogno di Federico il Grande.

Non voglio scendere ai luoghi comuni del nazionalismo più superficiale, per cui se gli italiani hanno nel dna la mafia, i tedeschi hanno nel dna il nazismo, sarebbe troppo semplice concedere all’egoismo teutonico simile banale spiegazione.

E sarebbe troppo comodo per i tedeschi ovviare alla storia dell’homo homini nazi.

In realtà anche Angela Merkel deve però fare i conti con una cultura che vive su due postulati:

  1. “l’incredibile ubbidienza cadaverica” della popolazione ( Kadaverische Gehorsamkeit), tipica del Reich tedesco:
  2. la “dolce acquiescenza” (Fùgsamkeit) che permise ai tedeschi di trovare giusto e scontato il massacro di milioni di ebrei, slavi, comunisti, zingari, omosessuali,portatori di handicap ecc./ cfr, Antonio Frescaroli ,La Gestapo

Però, ad essere obiettivi, dopo l’intervista di Conte alla Tv tedesca con l’appello del presidente italiano all’unità europea pena la sua frantumazione, anche i rigoristi teutonici e olandesi sembrano voler optare per un timide ripensamento.

In ballo infatti non ci sono solo gli eurobond, ma la sicurezza nazionale dei singoli paesi democratici che subiranno una crisi economica foriera proprio di nazismi e fascismi.

Questo vale anche per gli italiani brava ggente che guardano a un Orbam come a un modello di democrazia illiberale.

La volontà di potenza della Germania, però, ha sempre portato sciagure all’umanità nel secolo scorso, e il disprezzo verso i mandolini, spaghetti e mafia è arrivato fino alla semifinale dei Mondiali persa nel 2006 a Dormunt

Cfr, Gennaro Gattuso, intervista sui Mondiali 2006

D’altronde hanno inventato il fascismo biologico e l’inferno del nazismo che non hanno eguali per sadismo e crudeltà nella storia del genere umano e animale.

Guai però a generalizzare, in Germania, ad esempio, esiste una sinistra coi fiocchi, antifascista, antinazista, aperta all’Europa.

Speriamo che la signora Merkel ricordi che passa le vacanze in Toscana e che la Grecia,l’Italia, il Portogallo, la Spagna non sono terreno da lebensraum.

Tutto il mondo è paese, non Terzo Reich.

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