7 morti nel carcere di Modena , 3 a Rieti, 34 fuggiti da Foggia, carceri in rivolta in tutta Italia:.il Covid 19 ha fatto da detonatore al sovraffollamento delle carceri di cui l’Italia ha un primato invidiabile.

Le denunce di questi anni da parte di associazioni, magistrati, personale carcerario, psicologi, esperti si sono perse nel vento:vi fu anche un appello del presidente della Repubblica Napolitano sulla questione.

Se la democrazia nelle carceri è un termometro di civiltà, come si usa sempre dire,per capirlo devi averne cognizione empirica.

Ho avuto questa fortuna, l’ho provata da insegnante.

Ho scoperto un ‘umanità eccezionale ( la stessa che provò Liliana Segre quando fu rinchiusa a S. Vittore dai fascisti) la pietas del papa a S. Vittore fu accolta dagli appestati di sempre con commozione.

Certo che dentro le mura tutti si dichiarono innocenti, ma anche fuori è la stssa cosa,,,

Non ho mai idealizzato per carattere e abitudine nulla, ho sempre visto di cattivo occhio le anime belle che non si vogliono sporcarsi le mani con il dolore e la merda che ci riserva inevitabilmente la vita.

I detenuti sui tetti negli anni settanta che salutavano con il pugno chiuso e le bandiere rosse sono un ricordo che la sinistra benpensante di oggi ha rimosso: il detenuto è come l’operaio, non è più di moda.

E pensare che in carcere ci vanno ancora i proletari in massima parte, i tossicodipendenti che dovrebbero stare in strutture mediche,e non fra 4 mura in 4 per cella a ingoiare depressione e voglia di suicidio.

Risparmio i commenti e i silenzi di certa sinistra che si definisce pure radicale che sono un insulto per chi sta ai margini.

Certo che se uno mi/ti punta una pistola, mi ruba in casa,violenta una bambina va messo in galera, scoperta del buco del cesso del senso comune.

Ma che debba morire perchè ha sbagliato è da totalitarismo.

E poi ognuno ha la sua storia giudiziaria, che deve giudicare la magistratura: non il plebeo ” devi morire” che si usa negli stadi.

I detenuti in rivolta non cercano solo colloqui, ma indulto, possibilità di arresti domiciliari per reati di lieve entità,igiene nelle celle come dovrebbe succedere normalmente in paesi che vogliono chiamarsi civili.

Il recupero dei dannati è il seme della speranza per tutti.

Per mia esperienza il personale medico, gli insegnanti, i volontari di tutti i settori, il personale di guardia sono degli eroi anche prima del Corona Virus.

Li saluto con affetto.

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