Appestati di tutte le zone rosse unitevi, ma mantenendo le debite distanze proposte giustamente dal Ministero della Sanità.
Milano e la Lombardia in quarantena nella zona rossa, insieme ad altre 11 province dopo il decreto di ieri del Governo, mette con le spalle al muro i giapponesi del razzismo, del complottismo, del qualunquismo, della sciatta faciloneria, della strategia del senno di poi,
Questa volta la situazione è grave e anche seria.
Il disastro economico già sta avvenendo, ma quello che più importa ora è contenere l’infezione virale.
Se non contieni l’infezione, se non pensi al fatto che gli ospedali sono al collasso, se non ti rendi conto di quello che sta accadendo perchè non vivi nelle zone rosse, allora, forse non hai capito nulla che il virus sta diventando una vera pandemia,
E hai bisogno di un bagno nelle acque gelide dell’umiltà che ti pulisca dalla presunzione di questi tempi, dove tutti sanno tutto, per poi non capirci niente, abbaiare alla luna e discriminare il prossimo comunque.
Lo scrivo senza certezze, con il ragionevole dubbio di chi può solo seguire le indicazioni delle istituzioni, anche se la forza, la responsabilità, l’autostima, in certi frangenti diventano rivoluzionarie perchè tese al bene proprio e collettivo.
Sì, gli italiani in questi giorni sono stati denigrati in tutto il mondo senza averne bisogno; già siamo i primi ad autodenigrarci, a non prenderci sul serio, a non avere, come scrive il professore Galli della Loggia, un “borioso nazionalismo” nel senso più bieco.
Quando qualcuno ci ha provato, Mussolini e il fascismo, è finita in tragedia:le sparate di Salvini sui migranti contagiosi sono seppellite dal fragore della pandemia.
Ci sarà un tempo migliore, anche se è vero che al peggio non c’è mai fine.
Ma, lo ripeto timidamente, solo nel conosci te stesso,i propri limiti, le proprie debolezze che si può cambiare in meglio.
E chi non ci sta dovrà fare i conti con la radicale democrazia degli uomini di buona volontà.
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