75 anni fa furono i soldati esploratori a cavallo della 107a divisione fucilieri dell’Armata Rossa, con i mitra a tracolla, che uscendo dalla foresta si ritrovarono davanti a quello che ancora oggi è considerato il più efferato simbolo della storia contemporanea.

I 3000 detenuti rimasti ad Auschwitz furono soccorsi dai medici russi.

Un operatore militare fotografò i bambini morti con le pance gonfie, i mazzi di capelli umani, i cadaveri con la bocca spalancata, gli scheletri viventi con i numeri tatuati sulle braccia.

Questa è la storia che vogliamo celebrare oggi, questo è quello che ricordiamo e ricorderemo al nostro cuore.

Alla canea reazionaria e para fascista che sta ammorbando l’aria da quando Lega, Fratelli d’Italia e il silenzio di Forza Italia  hanno minimizzato il vento della destra razzista e xenofoba per prendere voti il ricordo, inutile negarlo, dà loro fastidio.

Per la cronaca, invece, la spallata del Felpa al governo è finita miseramente con la vittoria di Bonacini  e del Pd in Emilia Romagna, aiutati dalla mobilitazione delle Sardine che hanno portato la gente in piazza in modo democratico; così che  Salvini non potesse evocare le Brigate Rosse che gli impedivano di parlare.

L’uomo che ha rievocato la notte dei cristalli con la notte dei citofoni, quello che con arroganza e supponenza ha trattato i migranti come pezzenti del mare, l’uomo che si è messo a fare distinzioni di merito con Liliana Segre, però è sempre lì.

Ha preso il 30% dei voti in EmiliaR., ha ottenuto un buon risultato in Calabria (12%), si accinge come sempre ad aprire la campagna elettorale delle regionali di primavera, sicuro di vincerle visto che il vento tira ancora da quella parte nonostante lo brucinate sconfitta nella terra del Papeete.

Bonacini ( 51%9), ha vinto perchè è un bravo amministratore, il popolo di sinistra si è svegliato, ma adesso il fascio leghismo avrebbe bisogno della vera batosta: via i decreti sicurezza, Salvini a processo, Ius culturae come minimo sindacale.

Quelli che sostenevano ” che più parli di Salvini, più lui vince” sono serviti, i cinque stelle che lo hanno sostenuto alla fine sono spariti perchè le loro capriole hanno scontentato la destra del movimento ( che ha optato per Fratelli d’Italia) e la sinistra che ha votato Pd e liste civiche collegate.

Ma il tutto nel giorno di oggi mi sembra assolutamente secondario rispetto ad un giorno della memoria che per noi vale tutti i giorni.

Almeno quelli che credono che l’antifascismo abbia salvato la civiltà.

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