Che sia nato un movimento non violento che si affida ai valori della Costituzione repubblicana e dell”antifascismo, non solo è positivo per tutti, ma è un vero e proprio miracolo all’italiana.

Il movimento delle sardine, d’altronde, forse era nel cuore di tutti quelli che soprattutto nell’anno di governo giallo – verde non ne potevano più della violenza verbale e non solo dei vari fascismi della Lega, Fratelli, d’Italia, Forza Italia ( sindaco di Sesto), casa Pound, Forza Italia, Lealtà e azione e galassia autenticamente nazista.

Il portavoce del movimento, ospite a la 7,dopo aver chiarito a Sallusti che Salvini non è il male assoluto, ma un uomo fragile battuto da ragazzi autoconvocatisi sui social,  ha dichiarato che era ora che le piazze si riempissero di democratici antifascisti e antirazzisti.

Così alla faccia di chi fino a qualche giorno fa continuava a declamare che chi attacca il Felpa fa il suo gioco, adesso ci sarà la corsa a salire sul carro del movimento.

Francesco Merlo su Repubblica, ad esempio ,non solo ha fatto diventare la metafora delle sardine una figura letteraria e retorica fra Dante e Manzoni, ma ha cominciato a dividere la lavagna fra buoni e cattivi, violenti e non violenti.

Tra i cattivi ha messo ” gli sbandati” della sinistra diffusa e del movimento che vanno in piazza lanciando molotov, inneggiando a Piazza Loreto, attaccando le forze dell’ordine etc.

Ma in questi anni occorre dirlo, senza mitizzarlo, la piazza è stata tenuta in nome dell’antifascismo da movimenti che una volta venivano definiti extraparlamentari, oppure ultrasinistra filo partito armato.

Non mi risulta che Anpi, intellettuali comitati antifascisti, sindacati di base,siano per natura violenti, eppure contro il fascismo non solo da tastiera, ma anche militante c’erano loro in prima fila con gli sbandati di sempre.

In questo caso, si dice, finalmente è scesa in piazza una sinistra che non fa paura alla coscienza democratica, ma fa paura a Salvini che ha aggiunto al bestiario dei gufi, mucche in corridoio,giaguari da smacchiare i gattini che se magnano le sardine.

Il Felpa ha deciso così di indossare la maschera del ragazzo democratico, del moderato rassicurante che nel parlamento europeo siede al fianco dei neo – nazisti.

Sommessamente, come ama dire la Meloni, vorrei ricordare che il vero obiettivo del ravvedimento salviniano è quello delle elezioni in Emilia e Calabria.

Quando dichiarerà pubblicamente che la Costituzione repubblicana antifascista non include il razzismo, la xenofobia e l’antisemitismo mascherato, anche il valore nutrizionale delle sardine sarà incluso nella dieta Mediterranea.

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