Con la legge sul taglio dei parlamentari approvata ieri alla Camera, ( vedi lunedì su questo blog), i grillini hanno portato a casa un nuovo risultato politico “epocale”, così come annunciato sul blog delle stelle.
Questa volta però è stato evitato il balcone di Palazzo Chigi, lo stesso da cui Mussolini iniziò la sua carriera nel 1922 e lo stesso dal quale Di Maio sancì l’abolizione della povertà.
Così i deputati cinque stelle, fuori da Montecitorio, hanno sobriamente festeggiato esponendo uno striscione che enfatizzava “un miliardo di risparmi”, riferito ai costi della politica,( bufala pazzesca secondo molti).
(Secondo Cottarelli, ad esempio, si parla dello 0,007% della spesa pubblica).
Che non vi fossero problemi sulla tenuta della maggioranza era fuori discussione:553 sì,14 astenuti, due contrari per la decurtazione di 345 parlamentari.
Le prossime tappe saranno quelle di una nuova legge elettorale, di un referendum confermativo,(improbabile vista la maggioranza bulgara), di un riordino dei collegi elettorali.
Così , senza tanto clamore, improvvisamente, la battaglia campale contro la Kasta ( quella vecchia o quella nuova non si sa), ha trovato il punto di non ritorno, con il voto della sinistra che aveva parlato di deriva peronista riguardo il taglio.
Se penso a quelli che nel 2016 per difendere la Costituzione dei nostri padri dal bonapartista Renzi erano pronti alla morte, come recita l’inno di Goffredo Mameli, piango di gioia ricordando mia nonna che diceva spesso ” il mund l’è bel perchè l’è vari”.
Non sto a ripetermi, il senso comune è troppo forte e vincente in questi casi.
Siamo tutti convinti che i parlamentari in Italia siano troppi e troppo pagati, rispetto ad altri paesi.
Ma che si sia toccata la rappresentanza degli eletti e la stessa Costituzione, così tanto per fare un’operazione di politica – spot, ( cfr, Ezio Mauro, Repubblica) che evidenzi che adesso le cose stanno veramente cambiando è alquanto penoso, senza pensare che manca una sistematica riforma costituzionale non solo quantitativa.
La forzatura sa molto di volontà di blindare il governo da parte di PD e Cinque stelle, mentre da parte della destra estrema finalmente si vede il ridimensionamento del legislativo per aprire la strada all’esecutivo, ( non per niente Meloni parla di presidenzialismo).
Insomma questo è un paese che non si ferma davanti a niente, ha solo paura di far pagare più tasse ai ricchi, di disattivare un decreto sicurezza fuori Costituzione, di eliminare il caporalato, di fare una sanatoria che indichi la strada per l’integrazione, di colpire interessi corporativi e mafiosi.
Si dice che gli italiani da una parte non siano mai contenti, dall’altra parte che siano troppo pazienti, che siano troppo furbi per essere intelligenti, troppo civili per essere razzisti, troppo incivili per non essere fascisti.
In realtà abbiamo perso l’umiltà, la determinazione e la cultura di quando eravamo povera gente.
E’ il mondo di mezzo il nostro Paradiso fra il tragico e il comico, quello della commedia all’italiana,( che finisce poi nelle lacrime amare della nostra storia).
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