Il titolo come sottolineato può essere il cartello per ogni governo, promettere per avere consenso,per poi scordarsi tutto il giorno dopo.
Anche i più prudenti osservatori sottolineano che il nuovo Governo Conte rischia di finire nel mare delle buone intenzioni verbali: abolire la povertà dal balcone,abbassare le tasse per tutti,investire sulla scuola, sull’economia verde,sulle infrastrutture, sulla rinascita delle zone terremotate, sulla famiglia, per poi fermarsi alla bagarre per sottosegretari e vice -ministri.
Sono tutte cose che non si capisce perchè non siano state fatte dai governi precedenti del terzo millennio, ogni volta la lista della spesa è la stessa, con qualche sottolineatura in più per l’emergenza.
Ma qui è tutta un’emergenza, e allora visto che Draghi ha usato il bazooka del Q.E ci si accinge a spendere in deficit, come era prevedibile, visto lo status dei conti.
Il primo ministro Conte,dopo 14 mesi, si è accorto che esistono le zone terremotate, meglio tardi che mai.
Ma il suo trasformismo, che nei fatti è un opportunismo senza precedenti, cozza contro l’opportunità di fare in breve poche cose e chiare: tipo cancellare i decreti sicurezza, evitare l’aumento dell’Iva, ed elaborare una legge di bilancio credibile per l’Italia e per l’Europa.
Non sarà una rivoluzione, non cambierà l’Italia ma almeno metterà una pezza alla crisi, politica, economica e pure istituzionale.
Aver fatto un governo di tale labile fattura in 15 giorni ha scongiurato di finire nella guerra incivile con l’Europa con l’estrema destra razzista al comando del rancore sociale di stampo egoistico, e questo è il dato di fatto.
Ma sbandierare che siamo ad un nuovo capitolo della via italiana alle riforme radicali, quando sappiamo che il consenso al governo è oggettivamente minoritario fra la popolazione, vuol dire andare allo sfascio, sopratutto per la sinistra.
Conte è più vicino a Badoglio che ad Allende, Zingaretti è alla destra di Bersani, Di Maio e soci sono tristi senza il Duce con felpa della polizia.
C’è poco da promettere e molto da fare subito.
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